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5 Ottobre 2023
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Emergenza Covid, Guarda (Europa Verde): «La priorità della Regione? I cacciatori, non i medici»

«Con 191 morti in Veneto per Covid ieri, praticamente il 30% dei decessi per Covid in Italia, e 2.655 positivi, il 23% dei positivi in Italia, la Regione Veneto che fa? Pensa ai cacciatori con una deroga che nell’attuale restrizione permette loro di uscire dai confini comunali anche quando l’intero Paese è in zona arancione».

L’accusa arriva dal consigliere regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, che se la prende con la decisione di ieri della giunta Zaia che ha approvato una deroga regionale per i cacciatori rispetto alle limitazioni previste dal Decreto nazionale sulle zone rosse e arancioni: «Le feste han fatto abbassare la guardia a molti. Anche alla Regione Veneto che, in un raptus filo-caccia, si dedica a rispondere alle priorità dei suoi Veneti più importanti: i cacciatori. Non i medici, gli oss e gli infermieri che chiedono solo tamponi molecolari, ormai esasperati dal proliferare del virus negli ospedali. Non le case di riposo, le residenze per disabili che boccheggiano, per i numeri di casi, di deceduti, di personale malato, per i costi ormai al limite – dice Guarda -. I cacciatori sono priorità nelle scelte politiche regionali, con il diritto, in pieno divieto, di uscire dal Comune, di andarsene dove vogliono”.

«Insomma… la caccia vale come il lavoro, l’emergenza sanitaria o l’urgenza inderogabile di assistere un parente non autosufficiente – conclude Guarda -. Sulla base di quale merito o considerazione giuridica? La valenza sociale di una pratica violenta che priva di vita un essere vivente, per caso? O forse il peso elettorale dei cacciatori?».

«Con il collega Andrea Zanoni del Pd abbiamo scritto alla giunta perché, di fronte ad un’emergenza sanitaria e alle condizioni dei nostri ospedali, una deroga di questo tipo rasenta la sfacciataggine nel suo essere insensata», conclude Guarda.

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