Pronta a partire in Veneto anche l’App di biosorveglianza grazie alla quale le persone in isolamento domiciliare potranno facilmente comunicare il loro stato di salute, senza la necessità delle oramai molte migliaia di telefonate da fare quotidianamente secondo i canoni della tradizionale sorveglianza attiva (anche qui esiste un limite massimo umanamente possibile.
«Ci sono ancora problemi sugli aspetti di privacy – ha detto Zaia – ma se siamo in una fase di emergenza non si può trascinare ogni cosa alle calende greche, per cui ho chiesto al Governo di inserire con urgenza in un suo provvedimento la facoltà di usare queste App, che sono la nostra interfaccia più diretta con chi si trova in isolamento».