Un’ora di sciopero e presidio in Prefettura, domani, giovedì 19 dicembre, dalle 17,30 a Verona per protestare contro l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. Lo hanno indetto i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil dopo che martedì 17 dicembre un operaio autonomo di 64 anni è morto nella ditta metalmeccanica FDF di Vallese di Oppeano mentre eseguiva il lavoro, che gli era stato subappaltato dalla Ditta edile Gm, cadendo tragicamente dal tetto dove era intento a svolgere la sua attività sui pilastri del capannone per renderli antisismici.
«Il lavoratore si trovava in alta quota, in completa solitudine, senza alcun parapetto di protezione e senza alcuna imbracatura che potesse evitare la caduta dall’alto. In attesa dell’esito delle indagini aperte dalle autorità giudiziarie che individueranno le responsabilità di quanto accaduto, ci domandiamo come mai tutto questo sia stato possibile – accusano i sindacati -. Ricordiamo purtroppo che nella stessa ditta metalmeccanica a gennaio del 2018, perse la vita un lavoratore idraulico di una ditta artigiana in appalto, schiacciato da una anodiera».
«Per questo dopo l’ennesimo episodio di infortunio mortale le organizzazioni sindacali provinciali dei metalmeccanici e dell’edilizia ritengono indispensabile procedere al più presto con Spisal e gli organi istituzionali alla creazione di percorsi anche, ma non solo, formativi che coinvolgano i responsabili della sicurezza aziendale con particolare attenzione alla gestione degli appalti che, ad oggi, risultano essere causa preponderante di infortunio spesso per l’assenza di un controllo severo e puntuale da parte delle aziende appaltatrici – dicono i sindacalisti -. Il sindacato veronese oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza ai famigliari, conferma che continuerà ad essere promotore di una contrattazione, a tutti i livelli, inclusiva sui temi della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro che tuteli gli addetti nei siti produttivi, indipendentemente dal contratto applicato e dall’azienda di provenienza».