Migliaia di agricoltori hanno manifestato, con i trattori provenienti da diverse regioni, oggi all’apertura di Fieragricola per chiedere soprattutto all’Unione Europea intervento per fermare il flagello senza precedenti della cimice asiatica e di altre specie che distruggono i raccolti. La protesta è stata organizzata dalla Coldiretti nazionale che ha presentato proprio in Fieragricola un dossier sull’invasione di insetti alieni portati in Italia dai ritardi nella prevenzione e nei controlli dell’Unione Europea di fronte ai cambiamenti climatici.
«La cimice killer, l’insetto mangia raccolti arrivato dall’Asia, ha devastato i campi e i frutteti di 48mila aziende in Italia con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale – afferma la ricerca -. La cimice asiatica, che mangia e rovina tutto quello che trova nelle zone dove si riproduce, ha colpito – spiega la Coldiretti – pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegio e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi. Questo insetto alieno rappresenta ormai una vera emergenza per il nostro sistema produttivo è capace di colpire oltre 300 specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni particolarmente rilevanti nelle aree del Nord Italia – sottolinea Coldiretti – dai 180 milioni del Piemonte agli oltre 160 del Veneto, dai 32 milioni della Lombardia ai 270 dell’Emilia Romagna, dai 40 milioni del Friuli ai 40 del Trentino Alto Adige fino ai 16 milioni della Liguria».
Agli esponenti delle istituzioni europee, nazionali e regionali presenti in fiera, dal ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, al presidente del Veneto, Luca Zaia, al presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, gli agricoltori della Coldiretti hanno chiesto «un piano di intervento nazionale che preveda aiuti straordinari alle imprese, azioni di contenimento dell’insetto anche con sperimentazioni su insetti antagonisti come la “vespa samurai” e misure per la difesa del settore ortofrutticolo Made in Italy con un piano straordinario di verifica sulle importazioni».