«Alla luce della nomina a capo del dipartimento “Famiglia e valori identitari” della Lega, auspico che ora, visti gli impegni di valenza nazionale e la portata del nuovo incarico, si possa individuare una nuova guida per la Liga Veneta»
È questo quanto ha detto lo stesso Lorenzo Fontana, attuale segretario regionale del Carroccio. Nessun ribaltone o strappo, con il segretario federale Matteo Salvini, come invece riportano oggi alcuni quotidiani. Tant’è che l’onorevole Fontana rimane il vice di Salvini a livello nazionale.
«Io non mi sono dimesso. Non ci sono stati problemi. Non c’è niente di particolare. E, se ci sarà un cambio alla guida della Liga veneta, sarà decisione che spetta a Matteo Salvini. Ho solo voluto dire, l’alto giorno avendo assunto questo ruolo nazionale importante, di capo del dipartimento Famiglia e ruoli identitari del partito, che penso sia opportuno che ci possa esser qualcun altro che porti avanti le redini a livello territoriale – spiega Fontana. – Le interpretazioni che ho visto sui quotidiani di oggi non rappresentano la realtà. Non è quello che ho detto ieri, Con Salvini c’è un buonissimo rapporto, rimango vice segretario federale. Ritengo solo opportuno che ci siano altre persone, a livello regionale, che portino avanti il lavoro fatto in un anno e mezzo».
Un anno e mezzo nel quale come segretario regionale Fontana ha seguito le elezioni comunali e regionali, ha riorganizzato le segreterie provinciali e guidato la riconferma di Zaia a presidente del Veneto. Ora, nell’ambito di un riordino complessivo delle segreterie regionali già annunciato da Salvini tempo fa, Fontana ha praticamente chiesto di venir sostituito in quel ruolo per dedicarsi al dipartimento nazionale della Famiglia. Un ruolo a cui ha sempre tenuto, tanto da essere stato il primo ministro della Famiglia nel governo giallo-verde Salvini-Di Maio.