6.6 C
Verona
29 Marzo 2023
Cronaca In evidenza ultimaora

Formazione, presentato il Piano Operativo Regionale “Persi, dispersi e ritrovati: le politiche per i giovani”

«I giovani sono il nostro presente che guarda al futuro, e meritano tutte le risposte che possiamo mettere in campo per garantire loro il Veneto del 2030 inclusivo e sostenibile che con le politiche di coesione intendiamo continuare a costruire».

Con queste parole l’assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione, Elena Donazzan, è intervenuta oggi a Lonigo (Vi) all’evento annuale del Piano Operativo Regionale Fse Veneto 2014-2020 dal titolo “Persi, dispersi e ritrovati: le politiche per i giovani, dalla programmazione 14-20 al Veneto verso il 2030”.

L’evento è stata l’occasione per illustrare i principali risultati della programmazione FSE 2014-2020, ma anche il momento per evidenziare gli impegni e le sfide che la Regione del Veneto intende affrontare con le risorse della nuova programmazione della politica di coesione 2021-27.

Il punto di partenza è uno sguardo ai dati disponibili. Tra i dati negativi si contano quelli relativi all’occupazione. Nel 2021 il 36 per cento dei giovani veneti occupati nella fascia di età 15-34 anni ha contratti a termine o è costretto a lavorare part-time, mentre nel 2005 tale valore non superava il 19 per cento. Mentre per quanto riguarda l’istruzione i numeri mostrano che al crescere del titolo di studio aumenta l’occupazione e diminuisce la disoccupazione: nel 2021 in Veneto il tasso di occupazione tra i giovani in età 15-34 anni è del 24 per cento tra chi possiede la licenza media e del 71 per cento tra i laureati. Il tasso di disoccupazione è del 18 per cento tra i ragazzi con licenza media e del 6 per cento tra i laureati.

Tra i dati positivi ci sono quelli sull’abbandono scolastico: tra i giovani veneti i Neet sono il 13,9 per cento e il tasso di abbandono precoce è del 9,3 per cento (contro un dato nazionale rispettivamente del 23,1% e del 12,7%). Il Veneto è la regione con i migliori risultati quanto ad abbandono scolastico. I target europei chiedono di raggiungere la quota del 9 per cento entro il 20230 per entrambi gli indicatori. (Fonte: Statistiche Flash di gennaio 2023 dell’Ufficio Statistica della Regione del Veneto e Nota di Fondazione Nord-Est PR Veneto FSE+ 2021-2027).

«Questi risultati – commenta Donazzan – sono frutto delle scelte politiche della Regione del Veneto che non ha mai smesso di credere che la formazione professionale per i giovanissimi fosse efficace per la loro entrata nel mondo del lavoro e molto educativa nel rafforzare la loro consapevolezza».

L’integrazione tra istruzione, formazione e lavoro è obiettivo prioritario della programmazione regionale: nel corso della programmazione 2014-2020 sono stati coinvolti circa 20mila studenti all’anno in percorsi flessibili per il conseguimento della qualifica e diploma professionale di istruzione e formazione professionale, valorizzando le sperimentazioni sui territori e il coinvolgimento delle imprese. L’impegno prosegue nella programmazione 2021-27 che prevede la messa in campo di politiche di sostegno all’accesso all’occupazione di chi non lavora, la parità nelle condizioni di lavoro, un miglior equilibrio tra vita professionale e privata.

Condividi con:

Articoli Correlati

Legnago, spostato a domenica 23 aprile per forza maggiore lo spettacolo “Coppia aperta quasi spalancata”

massimo

Salute, inaugurata all’ospedale Sacro Cuore di Negrar una panchina gialla contro l’endometriosi

massimo

Legnago, al Teatro Salieri la commedia “Coppia Aperta quasi Spalancata” di Dario Fo e Franca Rame

massimo

Ciclismo, l’Autozai Petrucci Contri a punti per la terza domenica consecutiva con Martini quarto a Vigodarzere 

massimo

Volley, le ragazze del Montecchio Ipag Sorelle Ramonda sconfitte al Palaferroli

massimo

Sport&Ambiente, nasce l’Epica dell’Acqua ecortrail non competitivo di 100 km in 3 tappe

massimo