«I giovani sono il nostro presente che guarda al futuro, e meritano tutte le risposte che possiamo mettere in campo per garantire loro il Veneto del 2030 inclusivo e sostenibile che con le politiche di coesione intendiamo continuare a costruire».
Con queste parole l’assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione, Elena Donazzan, è intervenuta oggi a Lonigo (Vi) all’evento annuale del Piano Operativo Regionale Fse Veneto 2014-2020 dal titolo “Persi, dispersi e ritrovati: le politiche per i giovani, dalla programmazione 14-20 al Veneto verso il 2030”.
L’evento è stata l’occasione per illustrare i principali risultati della programmazione FSE 2014-2020, ma anche il momento per evidenziare gli impegni e le sfide che la Regione del Veneto intende affrontare con le risorse della nuova programmazione della politica di coesione 2021-27.
Il punto di partenza è uno sguardo ai dati disponibili. Tra i dati negativi si contano quelli relativi all’occupazione. Nel 2021 il 36 per cento dei giovani veneti occupati nella fascia di età 15-34 anni ha contratti a termine o è costretto a lavorare part-time, mentre nel 2005 tale valore non superava il 19 per cento. Mentre per quanto riguarda l’istruzione i numeri mostrano che al crescere del titolo di studio aumenta l’occupazione e diminuisce la disoccupazione: nel 2021 in Veneto il tasso di occupazione tra i giovani in età 15-34 anni è del 24 per cento tra chi possiede la licenza media e del 71 per cento tra i laureati. Il tasso di disoccupazione è del 18 per cento tra i ragazzi con licenza media e del 6 per cento tra i laureati.
Tra i dati positivi ci sono quelli sull’abbandono scolastico: tra i giovani veneti i Neet sono il 13,9 per cento e il tasso di abbandono precoce è del 9,3 per cento (contro un dato nazionale rispettivamente del 23,1% e del 12,7%). Il Veneto è la regione con i migliori risultati quanto ad abbandono scolastico. I target europei chiedono di raggiungere la quota del 9 per cento entro il 20230 per entrambi gli indicatori. (Fonte: Statistiche Flash di gennaio 2023 dell’Ufficio Statistica della Regione del Veneto e Nota di Fondazione Nord-Est PR Veneto FSE+ 2021-2027).
«Questi risultati – commenta Donazzan – sono frutto delle scelte politiche della Regione del Veneto che non ha mai smesso di credere che la formazione professionale per i giovanissimi fosse efficace per la loro entrata nel mondo del lavoro e molto educativa nel rafforzare la loro consapevolezza».
L’integrazione tra istruzione, formazione e lavoro è obiettivo prioritario della programmazione regionale: nel corso della programmazione 2014-2020 sono stati coinvolti circa 20mila studenti all’anno in percorsi flessibili per il conseguimento della qualifica e diploma professionale di istruzione e formazione professionale, valorizzando le sperimentazioni sui territori e il coinvolgimento delle imprese. L’impegno prosegue nella programmazione 2021-27 che prevede la messa in campo di politiche di sostegno all’accesso all’occupazione di chi non lavora, la parità nelle condizioni di lavoro, un miglior equilibrio tra vita professionale e privata.