Giorgio Sbrissa eletto oggi, 23 marzo, nuovo presidente di Forma Veneto, associazione regionale degli enti di formazione professionale di ispirazione cristiana, di cui fanno oggi parte Cnos-Fap Veneto (Salesiani), Ficiap Veneto, Enaip Veneto, Fondazione San Nicolò, Fedform Veneto, Ciofs-FP, Irigem e Centro Produttività Veneto. Accanto a Sbrissa, alla guida di Forma Veneto saranno Roberto Canal (FedForm), Alberto Grillai (CNOS-FAP Salesiani), Federico Pendin (Fondazione San Nicolò) e Orazio Zenorini (Ficiap Veneto).
Presente in 44 Comuni del territorio, Forma Veneto riunisce oltre il 90% dell’intero sistema regionale. Si tratta di quasi 90 scuole di formazione professionale, che nell’ultimo anno scolastico hanno attivato 1078 corsi coinvolgendo, se solo si guarda ai ragazzi, oltre 20mila studenti tra i 14 e i 18 anni. Parole di stima sono arrivate dal presidente uscente don Alberto Poles, chiamato a ricoprire ora l’importante incarico di economo ispettoriale del Nordest per i Salesiani: «A Giorgio Sbrissa vanno i miei più vivi e fraterni auguri per il nuovo mandato. I valori sempre più rari della competenza, della lealtà e della passione per la formazione professionale e per i giovani, soprattutto quelli più in difficoltà, fanno sì che sia lui la persona giusta al posto giusto nel momento giusto».
Amministratore delegato di Enaip Veneto e presidente di Evta-European Vocational Training Association, Sbrissa ha affermato: «È un onore raccogliere il testimone da don Alberto, che ci ha guidati in questi anni non facili con passione e impegno, sempre mettendo le persone, e soprattutto i giovani, al primo posto. Le nostre comunità sono state messe a dura prova, ma siamo sempre rimasti a fianco delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, e di quanti ogni giorno si sono rivolti e si rivolgono ai nostri centri. In particolare questa crisi, che ci vede tutti coinvolti, ci chiama a reagire all’emergenza costruendo soluzioni sostenibili per il futuro. La ripresa economica auspicata dal programma Next Generation EU deve poter contare su lavoratori e lavoratrici dotati di competenze qualificate e aggiornate: solo così potremo sostenere adeguatamente la ripartenza sulla strada della green and digital transition, come pure l’Europa indica e chiede».