Per costruire quel muraglione di contenimento del vigneto il suo titolare l’aveva richiamato a Verona proprio domenica dalla Moldavia, il suo Paese, dove era andato per rivedere la famiglia. E oggi pomeriggio poco dopo le 16,30 in un campo sopra Fumane, in Valpolicella, lui era lì al lavoro: quando non si sa ancora perché e per come è finito stritolato dentro un macchinario per miscelare il cemento attaccato ad un bobCat, una piccola ruspa.
È morto così un giovane moldavo, 33 anni, sposato e residente a Verona. L’ennesima vittima sul lavoro. Con lui stavano lavorando il titolare dell’azienda, sempre moldavo ed altri due ragazzi della stessa nazionalità che al primo urlo del giovane sono corsi per cercare di aiutarlo. Ma era già tardi: le lame del macchinario l’avevano già preso ad un braccio e poi mortalmente al capo.
Il gravissimo incidente è avvenuto in località Le Corone, dove i quattro muratori stavano lavorando alla costruzione di un muro di contenimento di una terrazzamento per un nuovo vigneto su un terreno di proprietà di una cantina di Marano.
Sul posto sono subito giunti i soccorsi inviati dal 118 di Verona ma gli operatori dell’ambulanza non hanno potuto nulla: il giovane era già morto. A quel punto sono arrivati anche i carabinieri di Caprino, gli uomini dello Spisal dell’Ulss 22 ed i vigili del Fuoco di Verona per le indagine del caso. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. (M.R.)