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22 Marzo 2023
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Fumane, in manette un 23enne per droga: riforniva il ragazzo arrestato 15 giorni fa a Sant’Ambrogio

I Carabinieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella nella giornata di mercoledì 11 novembre avevano posto ai domiciliari A.N., 25enne del paese, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Verona, Luciano Gorra, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti e calunnia. Il giovane era stato ritenuto responsabile di numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, per lo più modesti quantitativi di hashish, ad una ventina di giovani del posto, fra cui alcuni minorenni.

Proseguendo l’attività di indagine, sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Federica Ormanni, i Carabinieri hanno tratto in arresto ieri in flagranza di reato un altro giovane italiano coinvolto nell’attività di spaccio. F.R., di 23 anni, operaio domiciliato a Fumane, che è stato trovato in possesso di oltre 270 grammi di hashish e circa 1000 euro in contanti ritenuti essere il provento dell’attività illecita. I militari, una volta individuato dalle indagini F.R. quale possibile fornitore del ragazzo arrestato 15 giorni fa, ieri avevano deciso di effettuare una perquisizione nel suo domicilio e lo hanno atteso sotto casa nel pomeriggio, al rientro dal lavoro. Il giovane ha compreso immediatamente la situazione ed ha deciso di collaborare consegnando immediatamente lo stupefacente che teneva in un comodino della camera da letto. I militari hanno anche sequestrato il denaro contante che hanno notato nel medesimo cassetto, nonché un bilancino di precisione e un foglio manoscritto con annotati nominativi e importi, che verosimilmente rappresenta la contabilità dell’attività di spaccio e sul quale ora si concentrerà l’attenzione degli investigatori della Stazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella.

F.R. è stato dichiarato in arresto per detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio e ne è stata data comunicazione al pubblico ministero di turno, Eugenia Bertini, che ha disposto di applicare la misura degli arresti domiciliari fino all’udienza per direttissima che si è svolta nella mattinata odierna, dove il giudice, Maria Cecilia Vitolla ha convalidato l’arresto ed ha applicato la pena su richiesta delle parti di 10 mesi e 20 giorni di reclusione, 3000 euro di multa, con pena sospesa, rimettendo in libertà l’imputato.

Le indagini dei Carabinieri della Carabinieri di Sant’Ambrogio proseguono ancora per individuare i canali di smercio della sostanza e la provenienza della stessa.

 

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