Domani, martedì 5 maggio alle 10, nella sala civica di Fumane, si svolgerà un incontro dal titolo “Agriturismo: rivedere subito le attuali leggi regionali”, promosso dalle associazioni degli agriturismi veronesi: Agriturist Verona (Confagricoltura), Turismo Verde (Cia) e Aic-Copagri.
L’incontro sarà introdotto da Alberto Sartori, dell’azienda agrituristica Tenuta La Pila e vedrà la partecipazione di Giambattista Polo, ex presidente della Cia e coordinatore di Agrinsieme e ora candidato alle elezioni regionali nella lista civica di Alessandra Moretti con il sostegno di Confagricoltura, Cia e Aic-Copagri.
La mattinata sarà incentrata sulla recente legge regionale sull’agriturismo, fortemente avversata dagli agriturismi veneti, che in aprile hanno inviato una lettera alla Regione per chiedere la modifica della delibera per l’applicazione della legge regionale sull’agriturismo. La Regione Veneto ha recepito alcune delle osservazioni delle associazioni agrituristiche, tra cui la rimozione del parametro della soglia minima di attività (il cosiddetto “monte pasti”), ma non ha scalfito la visione burocratica e miope che non considera come produzione dell’azienda ciò che l’azienda produce e fa trasformare. Il risultato è che entro il 2 settembre gli agriturismi dovranno adeguare il proprio piano offerta alle nuove disposizioni regionali, pena la chiusura, ma il rischio è che la nuova legge sia la mazzata finale per tante aziende, già schiacciate dalla crisi e da redditi sempre più risicati.
“Quello che si chiede alla Regione è di far conseguire l’obiettivo alle nostre aziende di misurarsi alla pari con le altre aziende agrituristiche italiane – osserva Giambattista Polo -. La norma regionale del Veneto è senza tema di smentita la peggiore tra le regioni italiane: limita la libertà di impresa e frena la domanda di turismo rurale che viene dai tanti turisti che arrivano dall’Europa”. L’agriturismo interessa in Veneto oltre 1.200 aziende agricole e svolge un ruolo prezioso nella valorizzazione dei prodotti agricoli e del territorio, di cui promuove l’immagine, le tradizioni e la cultura.