Sono stati presentati oggi a Venezia, a palazzo Grandi Stazioni della Regione, i contenuti e le finalità della candidatura multinazionale di iscrizione al patrimonio culturale immateriale tutelato dall’Unesco del “Tocatì”, il festival dei giochi tradizionali e di strada nato a Verona.
Si tratta dI un programma condiviso per la salvaguardia dei Giochi e Sport Tradizionali che vede il “Tocatì”, festival di successo ideato e realizzato dal 2003 a Verona dall’Associazione Giochi Antichi insieme all’amministrazione comunale, diventare un progetto ampio e ambizioso di salvaguardia di un patrimonio culturale immateriale che appartiene a tante comunità internazionali.
Paolo Avigo, presidente dell’Associazione Giochi Antichi, ha evidenziato il carattere internazionale del progetto a cui hanno dato vita l’Italia (capofila), insieme a Belgio, Cipro, Croazia e Francia, ma al quale hanno già manifestato interesse anche altri Paesi.
Avigo ha ricordato la complessità del processo di candidatura, che ha portato il 31 marzo scorso alla consegna del dossier, predisposto con l’aiuto della Regione del Veneto e del Ministero dei Beni Culturali, per il quale è intervenuto in collegamento da Roma, Antonio Parente, direttore del Servizio Unesco del Ministero, il quale ha evidenziato come questa sia la prima candidatura dell’Italia al registro di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (ICH).