Ettore Riello e la sorella Lucia avrebbero deciso di cedere il controllo dello storico Gruppo Riello di Legnago. L’indiscrezione è uscita stamattina sul Sole 24 Ore. «Per il gruppo Riello, azienda veneta leader europeo delle caldaie, si preannuncia l’ingresso di un socio industriale forte – scrive il quotidiano economico nazionale -. Ettore Riello, che con la sua famiglia controlla il gruppo, avrebbe dato il via libera alla cessione del controllo dell’azienda veneta, pressata dal debito bancario in scadenza, a un altro gruppo industriale».
Un’ipotesi, quest’ultima, che preoccupa non poco i sindacati veronesi (solo nella fabbrica di Legnago sono 450 i dipendenti) con il segretario provinciale della Fiom Cgil, Stefano Zantedeschi, che ha immediatamente chiesto chiarimenti all’azienda ed un vertice al Ministero dello Sviluppo economico sulla vicenda. Il Gruppo Riello è da mesi al centro di una crisi che ha colpito tutto il termomeccanico Veronese, compresa la Ferroli di San Bonifacio e la Sime sempre di Legnago, per un totale di quasi 1800 lavoratori a rischio.
A fare decidere la cessione della quota di maggioranza sarebbe la situazione debitoria del gruppo, con le banche (Unicredit, Banca Intesa e Bpm) che avrebbero iniziato a girato l’esposizione su Riello al fondo americano Kkr, che si occupa della gestione dei crediti deteriorati. Per sfuggire a questa morsa Ettore Riello avrebbe deciso di cedere la maggioranza, puntando sull’ingresso di un socio che apporti capitale fresco per la situazione finanziaria del gruppo.
Su questa strada si sarebbero fatti avanti il gruppo olandese “Bdr-Thermea” ed il gruppo italiano “Ariston Thermo”, che da tempo sta cercando di crescere con un’acquisizione come ha dichiarato il 29 aprile Paolo Merloni, presidente del gruppo, inaugurando in Russia un nuovo stabilimento alle porte di San Pietroburgo: «Vogliamo crescere con nuove acquisizioni all’estero e, se si presenta l’occasione, anche in Italia, dove Riello è un nome da guardare».