I lavoratori della Riello di Legnago, in solidarietà con i colleghi di Piombino Dese (Pd), parteciperanno allo sciopero indetto per martedì 21 marzo dalle 9 alle 12, manifestando davanti alla sede e fabbrica di San Pietro di Legnago. I lavoratori dello stabilimento di Piombino Dese, infatti, dopo aver appreso nel corso dell’incontro tenutosi al MiSE venerdì 10 che l’azienda ha confermato la chiusura del sito produttivo non accogliendo nessuna delle proposte fatte dal MiSE e della Regione Veneto oltreché dalle organizzazioni sindacali che hanno tentato in tutti i modi di convincere Riello a rivedere la propria strategia, hanno deciso di manifestare davanti alla sede legnaghese. I lavoratori chiedono con forza all’azienda di sospendere la procedura di licenziamento collettivo che scadrà l’8 aprile per cominciare a discutere, a questo punto, di strumenti, interventi e misure utili e necessarie da mettere in campo per scongiurare le pesanti conseguenze che, diversamente, ricadrebbero sui lavoratori con la procedura di licenziamento collettivo.
I referenti del MiSE, in accordo con le posizioni della regione Veneto, avevano infatti chiesto all’amministratore delegato della Riello, Umberto Ferretti, di sospendere la procedura di licenziamento collettivo che scade l’8 aprile, con l’intenzione di mettere al lavoro un advisor che con i tempi necessari e attraverso un’ampia ricognizione avrebbe cercato eventuali altre società interessate ad una reindustrializzazione del sito di Piombino Dese.
Ma la proprietà ha detto no, confermando la scelta di chiudere lo stabilimento di Piombino Dese per questo martedì si terrà uno sciopero ed una manifestazione, a cui hanno aderito anche gli operai del sito legnaghese.