Sono stati oltre 900 gli interventi ispettivi conclusi dai Reparti della Guardia di finanza di Verona tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019; oltre 700 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile. Cifre, che danno il senso dell’intensificazione delle attività della Guardia di finanza contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.
I dati li ha resi noi oggi, martedì 25 giugno, alla caserma “Martini” di Verona in occasione della ricorrenza della fondazione della Guardia di Finanza, il colonnello Carlo Ragusa, comandante provinciale, che ha tracciato il bilancio dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle in questo anno e mezzo.
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi si confermano al centro dell’attenzione operativa della Guardia di finanza. Sono stati riscontrati oltre 280 reati fiscali (emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) e denunciati oltre 360 soggetti. Ammontano ad oltre 180 le indagini delegate dalla magistratura e ad oltre 175 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate; le misure patrimoniali eseguite sono oltre 46 milioni di euro.
Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 125 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente oltre 60 milioni di Iva. Inoltre, sono stati verbalizzati 110 datori di lavoro per aver impiegato circa 1.200 lavoratori in “nero” o irregolari.
Oltre 240, poi, gli interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono oltre 40 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria ed oltre 10 deleghe svolte con la Corte dei Conti. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 2 milioni di euro. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per oltre 3,5 milioni di euro, a carico di 8 soggetti.
Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato pari a oltre 2,4 milioni di euro, pari all’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 66 di cui 4 tratte in arresto.
Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali oltre 50 soggetti; ammonta, invece, a circa 18 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, ha visto lo sviluppo di 34 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 80 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato è stato di oltre 53 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 20,6 milioni di euro.
Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico – imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.
In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito 107 interventi e svolto oltre 100 deleghe dell’Autorità Giudiziaria.
Sequestrati oltre 135 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione made in Italy o non sicuri nonché 173 Kg di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.
Con particolare riferimento al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio veronese, i controlli e le indagini svolte hanno permesso di sequestrare 148 kg di stupefacenti (10 di cocaina, 12 di eroina, 51 tra hashish e marijuana, 75 di altre droghe) con la denuncia di 168 soggetti (di cui 84 tratti in arresto) e la segnalazione di 269 persone all’Autorità Prefettizia.