I parlamentari del Movimento 5 Stelle continuano a dimezzarsi lo stipendio e a versare le eccedenze nel fondo di garanzia per le piccole e medie imprese: 10 milioni di euro è la cifra raggiunta in nemmeno due anni. L’importo riguarda infatti il periodo che va da inizio legislatura a novembre 2014.
Francesca Businarolo, capogruppo alla Camera dichiara: «Restituire metà dello stipendio è un impegno che ci eravamo presi prima di essere eletti. Il messaggio doveva essere forte, chiaro. Stipendi normali per un lavoro che dovrebbe essere normale e il più attaccato possibile alla dimensione umana dalla quale tutti i deputati arrivano. Mantenere la promessa è segno di coerenza verso i cittadini con i quali abbiamo fatto un patto – continua la parlamentare veneta del Movimento – e anche segno di coerenza e correttezza, che però spesso vengono spacciate per pure buffonate propagandistiche. Mi dispiace, perché non è cosi. E gli imprenditori che hanno o avranno accesso al credito lo possono confermare».
I parlamentari veneti del Movimento 5 Stelle hanno restituito finora un milione di euro, che uniti a quanto versato da tutti gli altri onorevoli Pentastellati, raggiungono la cifra di 10 milioni. A due mesi dalle elezioni in Veneto, Jacopo Berti, candidato governatore del Movimento, rilancia: «È un gesto fondamentale perché dimostriamo che manteniamo gli impegni e siamo veramente dalla parte dei cittadini e delle imprese che vivono quotidianamente la crisi. Anche i candidati consiglieri regionali si dimezzeranno lo stipendio come i nostri portavoce a Roma. Solo con la coerenza sarà possibile cambiare il Veneto e tutto il paese».
Nei prossimi giorni verranno divulgate attraverso stampa e web le istruzioni corrette per l’accesso al fondo. Ulteriori informazioni su www.tirendiconto.it