«A Verona le imposte ai massimi in Italia, Tosi ha aumentato la tassa locale, l’Irpef comunale, di quasi il triplo, facendola schizzare dallo 0,3% del 2010 allo 0,8% attuale, che è il massimo che si può pagare in Italia».
A dirlo, ieri con un comunicato, è stata la Lega Nord scaligera. «Verificando bene gli aumenti delle tasse locali, abbiamo riscontrato una verità che molti cittadini, probabilmente, non si immaginano minimamente. Parliamo dell’ Irpef comunale, la cui aliquota può essere aumentata o diminuita solo dal sindaco della città – attacca Paolo Paternoster, segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta di Verona -. Dopo aver controllato in modo preciso, abbiamo riscontrato che, negli ultimi anni, proprio il sindaco del Comune di Verona, che negli ultimi giorni si è più volte scagliato contro la Regione del Veneto per possibili aumenti di tasse, ha deciso di aumentare la tassa locale, l’Irpef comunale, di quasi il triplo, facendola schizzare dallo 0,3% del 2010 allo 0,8% attuale, che è il massimo che si può pagare in Italia».
«Per colpa di questi aumenti ogni famiglia media veronese, con un reddito annuo lordo di 30.000 euro, subisce aumenti di tasse a favore del Comune di Verona per oltre 70 euro, passando dai precedenti euro 90 (aliquota dello 0,3%) agli attuali 160 euro annui (aliquota 0,8%). Altro esempio: avendo, invece, un reddito familiare di 50.000 euro lordi annui,
addirittura l’aumento per ogni famiglia veronese è di più del doppio, passando dai precedenti 150 euro agli attuali 320: un vero salasso! Ecco chi mette veramente le mani nelle tasche dei cittadini veronesi».