La Lega Nord di Verona porta Tosi in Tribunale per il rimpasto di giunta fatto subito dopo le Regionali di maggio. Lo ha annunciato oggi il segretario provinciale del Carroccio veronese, Paolo Paternoster in una nota nella quale sottolinea che «il provvedimento di revoca, previsto dalla legge, determina un’ampia discrezionalità nelle mani del sindaco nella scelta degli assessori, ma al contempo prevede che questa debba essere motivata».
Per questo, il Carroccio veronese ha deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale contro il rimpasto di giunta deciso dal sindaco Flavio Tosi all’indomani delle Regionali del 31 maggio. Poche ore dopo, lunedì 1° giugno, Tosi ha tolto deleghe all’assessore leghista Enrico Corsi.
«L’ “epurazione” di corsi dalla giunta Tosi non consente più alla Lega Nord di condividere le scelte amministrative della giunta, di cui per volontà del sindaco Tosi non facciamo più parte – aveva sottolineato allora il segretario provinciale del Carroccio, Paternoster -. L’assessore Corsi, in questi 8 anni, ha sempre lavorato con impegno e correttezza al servizio dell’amministrazione Tosi. Eletto nella lista della Lega Nord ha deciso per coerenza di non tradire il mandato ricevuto dai cittadini e restare nel Movimento politico a cui appartiene da più di vent’anni. Aver punito la sua candidatura alle Regionali è stato un gesto ingiusto e ingeneroso, che certamente non meritava. Mai una volta, infatti, Corsi ha fatto mancare il suo apporto e il suo sostegno al sindaco o all’amministrazione».
Da qui ala decisione odierna di Corsi di presentare ricorso al Tar contro la revoca che lo ha destituito dalle deleghe al commercio, attività economiche, mobilità e traffico turismo. Sostenuto in questo dalla segreteria provinciale del Carroccio.
«Riteniamo che nel caso dell’assessore Corsi la motivazione configuri illogicità, contraddittorietà e irragionevolezza che determinano la nostra ferma volontà a ricorrere al Tribunale amministrativo regionale», ha spiegato Paternoster.
E così la battaglia tra Tosiani e Leghisti veronesi dilaga anche nelle aule di tribunale.