«La decisione della liquidazione della Fondazione Arena è stata una scelta folle e sconsiderata. Il voto dei lavoratori si è diviso equamente fra favorevoli e contrari. Si poteva e doveva riaprire la trattativa e chiuderla rapidamente». È il duro commento del senatore Paolo Tosato, segretario cittadino della Lega Nord, sulla decisione del Consiglio di indirizzo della Fondazione Arena, presieduto dal sindaco Flavio Tosi, di chiedere al ministero dei Beni Culturali, Dario Franceschini, la sua messa in liquidazione, dopo il no dei lavoratori all’accordo sul rinnovo del contrattazione.
«Forse il Consiglio di indirizzo non se ne è reso conto. Non solo lavoratori a casa senza stipendio, fra gli altri coloro che hanno votato a fare dell’accordo, ma anche libri in Tribunale, danni gravissimi per fornitori e creditori. Un vero disastro che andava scongiurato – accusa Tosato -. I vertici della Fondazione non possono scaricare ogni responsabilità sui lavoratori e sulla città. Si sapeva da tempo che i contributi pubblici andavano diminuendo di anno in anno. Si è fatto finta di niente con grande superficialità e noncuranza fino a che i nodi sono venuti drammaticamente al pettine».
«L’amministrazione ha scelto da subito la via dello scontro frontale e il voto dei lavoratori è la grave conseguenza di questo atteggiamento irresponsabile – conclude Tosato -. Bisogna immediatamente salvare la stagione Areniana ma è impossibile che possa farlo, in soli due mesi, un’amministrazione comunale che ha portato al fallimento la Fondazione. Non ci resta che auspicare un commissariamento ministeriale che salvi il salvabile. La
priorità ora è una sola: salvare la Fondazione Arena, l’attuale stagione areniana e il suo festival».