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7 Dicembre 2023
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La stagione dell’olio, Gambin (Aipo): «Annata segnata dagli sbalzi climatici»

Un olivo da curare sempre di più a causa dei cambiamenti climatici che ne stanno modificando la vita produttiva. Con un’annata 2023 che nel Veronese vede una produzione in calo compensata però da rese maggiori. È quanto emerge dalla raccolta delle olive in corso nel Veronese.

«In questi ultimi dieci anni il cambiamento climatico è andato a modificare le fasi di crescita dell’olivo, con inverni miti e primavere lunghe con temperature basse anche fino ai primi di aprile, e quest’anno anche fino a maggio. La pianta d’olivo mette in moto le radici quando la temperatura del terreno supera i dieci gradi. Quindi non va in produttività, e deve fare ricorso a tutte le sostanze di riserva. Qui – spiega Enzo Gambin, direttore dell’Aipo di Verona, l’Associazione interregionale dei produttori olivicoli -, l’uomo deve intervenire per modificare tutta l’attività agronomica, anticipando le concimazioni da subito dopo la raccolta, eseguire potature primaverili leggere e ritornare a fare le rimonte estive, dove si tolgono polloni e succhioni che rubano nutrimento alla pianta. Come si faceva una volta. Come Aipo già da tre anni diamo queste informazioni ai nostri produttori associati». [LEGGI DI PIÙ QUI]

VIDEO: Olivo, prepariamo le piante alla stasi vegetativa

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