Esplorazioni e contaminazioni tra le musiche d’Oriente, così si chiude la decima edizione della rassegna musicale “La Valigia dei suoni” della Fondazione Centro Studi Campostrini venerdì 26 giugno alle 21 in via Santa Maria in Organo, 4, a Verona. Ossia con gli Zambra Mora formati da Luca Cacciatore al sax soprano, sax alto, flauto traverso e clarinetto, Paolo Bedini alla chitarra classica e oud, Lucio Forghieri alle percussioni, Mario Sehtl al violino, Igino Luigi Caselgrandi alla batteria, e Gianluca Lione al basso. I concerti si terranno anche in caso di pioggia. Ingresso intero 15 euro, 10 euro ridotto. Per informazioni e prenotazione dei posti rivolgersi a info@centrostudicampostrini.it.
Zambra Mora significa letteralmente “camera araba” e al tempo stesso è il nome di un preciso stile del flamenco caratterizzato da una forte influenza orientale, nome che ben si adatta a rappresentare un progetto di occidentali sulla musica d’Oriente. I componenti del gruppo, infatti, provengono da esperienze e collaborazioni comuni sulla musica etnica e sono legati da una profonda passione per la cultura spagnola e medio orientale. Il gruppo propone sia una rilettura di brani tradizionali che composizioni originali, dalla musica orientale al flamenco vissuto nei suoi stili più immediati come rumba e tango, dalla musica ebraica klezmer allo swing manouche, il tutto colorato da ispirate sonorità balcaniche e zingare.