
È Luigi Lugiato (1879-1950), l’illustre legnaghese maestro della psicanalisi il personaggio scelto quest’anno dal Circolo filatelico e numismatico “Sergio Rettondini” come illustre cittadino da onorare attraverso la mostra filatelica, inaugurata sabato 28 settembre e che rimarrà aperta fino al 6 ottobre alla Fondazione Fioroni, e l’edizione di una cartolina e di un annullo celebrativo di Poste Italiane.
Figlio del notaio Ernesto e di Emilia Barcelli, Luigi Lugiato nasce a Legnago il 3 febbraio 1879 nella “Palazzina Dott. Pietro Lugiato” (altro antenato notaio), attuale sede della Filiale legnaghese di Poste Italiane. Con in tasca la laurea di medicina e chirurgia, conseguita all’Università di Padova il 3 luglio 1903, cominciò la gavetta come allievo interno e subito dopo aiuto, nella clinica psichiatrica diretta da Ernesto Belmondo, che si era distinti nei progetti di riforma dell’assistenza psichiatrica in provincia di Venezia. Narzo 1909 supera il concorso per la direzione del nuovo ospedale psichiatrico di Sondrio, allora ancora in allestimento; e nel 1912 passa alla guida del manicomio di Macerata da dove, dopo la parentesi della guerra dalla quale uscì col grado di tenente colonnello e la croce di guerra, arriva poi a Bergamo per diventare quindi nel 1931 direttore degli Istituti psichiatrici provinciali di Milano, assumendo la direzione dell’importante ospedale di Mombello. Una vita intensa raccontata, compresa la sua attività letteraria, alla Fondazione Fioroni dal nipote, oggi illustre fisico e professore emerito all’Università dell’Insubria, che ne ripete il nome: Luigi Alberto Lugiato.
La sottolineatura filatelica, attraverso la tradizionale mostra, è affidata alle collezioni di Sergio De Benedictis. Si tratta di elaborati tematici che, come indica chiaramente il termine stesso, sono caratterizzati da una composizione di tipo narrativo tali, quindi, da poterli scorrere come se si sfogliassero le pagine di un libro. Un libro di medicina, in questo caso, un campo scientifico vasto, la cui storia si perde nella notte dei tempi e che nei secoli si andata sempre più specializzando in innumerevoli branche. Come la storia dell’anestesia, della dermatologia e della psichiatria, partendo dagli albori dell’umanità sino ai giorni nostri, aiutati dagli oggetti filatelici e dalle brevi didascalie.
La chiusura del percorso espositivo è affidata “Musica e medicina” nasce invece come collezione di tematica musicale ma dei grandi personaggi ne riporta le loro turbe e malattie, il cui decorso ha caratterizzato anche le loro opere ed in molti casi ha portato alla loro morte.