C’erano circa 300 persone, giovedì sera alla manifestazione organizzata dall’associazione “Verona ai Veronesi” nei pressi della stazione ferroviaria di Legnago. L’iniziativa, ideata dopo l’episodio della ragazza aggredita e palpeggiata da un extracomunitario appena scesa dal treno, puntava a criticare la gestione del fenomeno migratorio, e da parte del Governo centrale, e dell’amministrazione comunale.
Ecco, quindi, che il sindaco Clara Scapin veniva paragonata alla presidente della Camera, l’onorevole Boldrini, bollando entrambe con qualche epiteto sopra le righe. Ma, a parte questa sortita – e i “buuu” riservati al passaggio di alcune ragazze di colore – la manifestazione si è svolta senza particolari problemi, anche per il massiccio presidio delle forze dell’ordine, che tra Digos, Carabinieri e Polizia Municipale, hanno blindato il corteo di protesta.
Questo, nonostante qualche timore iniziale, vista la vicinanza degli organizzatori con gli ambienti della destra radicale (Forza Nuova, Progetto Nazionale, ecc.) e del tifo organizzato targato “Curva Sud” . Anche se la maggior parte dei presenti proveniva da altre zone della provincia, almeno un centinaio sono stati i legnaghesi che hanno voluto unirsi alla protesta: come da richiesta, nessun partito ha presenziato in maniera ufficiale, ma le varie anime del centrodestra locale erano comunque presenti: c’era il gruppo dirigente di CentroDestra Legnago (compreso il consigliere comunale Roberto Danieli, che ieri ha diffuso una nota stigmatizzando l’uso di certi epiteti); il coordinatore di Fratelli d’Italia-An Gianluca Cavedo (che si è però sfilato quando i toni hanno iniziato a farsi “caldi”); il responsabile social della Lega Nord, Luca Falamischia e l’ex presidente di Le.Se. Giammaria Spinelli, mentre il vice-segretario del Carroccio, Nicola Scapini, si è affacciato solo per un saluto ad alcuni amici, essendo impegnato in una seduta di preparazione del consiglio comunale di Bevilacqua, di cui è membro. Presente anche Alessandra Visentin, responsabile di zona per il movimento Fare! di Flavio Tosi.
A dare un’occhiata a quanto succedeva è spuntato pure l’assessore Claudio Marconi, ovviamente ben distante dalle posizioni dei manifestanti. Tra gli “osservatori” anche Renato Favali, uomo forte del Movimento 5 Stelle legnaghese e Badr Stitou, portavoce dell’associazione culturale islamica “al-Wifaq”. (F.Z.)