Un gioco per far capire ai ragazzi il dramma e l’orrore dei campi di concentramento nazifascisti. È quanto vivranno domani, 27 gennaio, Giorno della Memoria, gli studenti di due classi dell’istituto superiore Marco Minghetti di Legnago, partecipando ad un originale escape game didattico ideato da “Fuoritempo”, la compagnia teatrale dello Spi Cgil, sugli orrori del campo di concentramento nazista di Terezin (Cecoslovacchia).
Tra i campi di concentramento nazisti quello di Terezin, città fortezza situata a 60 km da Praga usata anche come ghetto ebraico, si contraddistinse tragicamente per l’alto numero di artisti e intellettuali imprigionati e poi deportati nei campi di sterminio come Auschwitz, e per la forte presenza di bambini, ricordata ancora oggi dal celebre Museo dei Bambini che raccoglie più 4 mila disegni infantili sfuggiti dalle grinfie dei nazisti, e dalla celebre farfalla gialla che vola oltre il filo spinato, menzionata anche nel discorso della senatrice Liliana Segre al Parlamento europeo nel gennaio 2020.
L’evento, voluto dalla preside del Minghetti, Luisa Zanettin, vedrà gli studenti in un’aula magna dell’istituto allestita per ottenere “quattro stanze di fuga” in ciascuna delle quali agirà un gruppo costituito da 10 ragazze e ragazzi. All’interno di ogni stanza i partecipanti si troveranno alle prese con dei giochi e degli enigmi da risolvere. Il buio, i suoni, le voci narranti, tutto è stato pensato per suscitare le sensazioni di isolamento, attesa, sospensione. Cooperando alla soluzione delle prove e sviluppando quindi la solidarietà di gruppo, i partecipanti riusciranno a “fuggire da Terezin”. Alla fine la professoressa Agata La Terza, esperta di didattica della storia da anni impegnata a collaborare con l’Istituto veronese di storia della Resistenza e dell’età contemporanea, interagirà con gli studenti riflettendo sulle sensazioni provate durante il gioco.
«Questo progetto, che ha trovato realizzazione grazie al sostegno dello Spi Cgil, ci ha impegnato tanto perché crediamo nella possibilità di attualizzare con le forme e i linguaggi di oggi i valori universali di pace, rispetto e tolleranza – spiega a nome del gruppo “Fuori tempo, Annarita Fazzitta -. Crediamo inoltre nel valore dell’istruzione e della formazione affinché le abilità e le competenze apprese si trasformino in gesti positivi di giustizia e solidarietà. Ma c’è una cosa alla base di tutto che vogliamo trasmettere: la memoria, non dimenticare mai quello che è accaduto».