Anche i tosiani di Legnago vanno all’attacco del centrosinistra, dopo l’uscita di scena dell’assessore al sociale Francesca Sordo (Pd), e l’annunciato rimpasto di giunta, che vedrà fare il suo ingresso nella squadra del sindaco Clara Scapin di un rappresentante (quasi certamente Simone Pernechele, attuale presidente del consiglio comunale) dei cosiddetti dissidenti.
Per Paolo Castagna, uno dei referenti del neonato movimento che fa capo al sindaco di Verona, ad uscire paradossalmente rafforzato dagli ultimi eventi è proprio colui che si è invece cercato di indebolire, ossia il vicesindaco (oramai ex?) Claudio Marconi: «Complimenti ai dissidenti per la vittoria di Pirro che hanno ottenuto. Volevano far fuori Marconi, e invece è ancora lì, e continuerà a fare il sindaco-ombra e l’assessore-ombra al sociale. In più, stando alle anticipazioni di stampa, andrà a guidare un assessorato ancora più pesante e di visibilità. Se questo si chiama depotenziarlo, allora mi sa che Soffiati ha fatto male i suoi conti…» (F.Z.).