Controffensiva piuttosto pesante, quella messa in campo dal segretario di Legnago della Lega Nord, Luciano Giarola, contro quelli che alcuni esponenti del Carroccio legnaghese hanno già iniziato a chiamare “i rinnegati”, ossia coloro che hanno lasciato il movimento guidato da Matteo Salvini per seguire Flavio Tosi.
In un comunicato, diffuso via Facebook e inviato agli organi di stampa, Giarola bolla come “falsità” alcune informazioni che, sulla scorta di quanto dichiarato da diversi esponenti del “Faro” tosiano, gli organi di stampa hanno diffuso.
Stando a quanto scritto dal leader leghista, l’ex assessore Erika Ferraresi non avrebbe aderito alla compagine del sindaco di Verona ma «da settembre 2014 si è trasferita a Mantova e ha solo chiarito, su richiesta della segreteria, di non rinnovare la tessera in quanto non più residente a Legnago».
Precisato questo, Giarola va all’attacco di coloro che effettivamente hanno scelto di fuoriuscire per sposare il nuovo progetto: «I fuoriusciti dal nostro movimento in realtà erano “solo” iscritti sulla carta in quanto, per il nostro partito, non facevano più nulla se non per il proprio “interesse” da più di un anno, partecipando sporadicamente e brevemente solo a qualche riunione, senza mai apportare nulla di propositivo».
Gli stessi sono poi stati accusati di fare «campagna acquisti» in seno al movimento padano: «Hanno tentato in tutti i modi di convincere altri iscritti ad abbandonare la Lega, cercando di incutere sospetti di uscita di altri che, solo per il fatto di essere “amici” ed andare a qualche cena in compagnia, pensavano si facessero “comprare” a scapito dei reali valori e ideologie che contraddistinguono i veri nostri militanti».
Infine, dopo aver ricordato come il numero di iscritti al Carroccio legnaghese sia esponenzialmente cresciuto, Giarola tira l’ultima stoccata: «Gli ultimi fatti riguardanti la premeditazione dell’uscita dalla Lega di Tosi mi fa dubitare anche sulla vera volontà dei 7 fuoriusciti che, se fossero stati ancora loro i protagonisti della Lega di Legnago, abbandonandola, avrebbero ottenuto molto più clamore azzerando la segreteria. Viene da pensare che avevano più interesse a far aumentare gli iscritti del “Faro” che quelli della Lega facendo diventare la vecchia sede di Porto di Legnago, di proprietà della famiglia Grazio, in sede del Faro».
La sede cui fa riferimento Giarola, in verità, è quella dell’associazione culturale “il Salice Grigio”, la cui fondatrice Sara Cona ora è la referente tosiana per Legnago. E, proprio per questo, ha lasciato la presidenza della sua creatura. (F.Z.)