Trovata la quadra, nel Partito Democratico legnaghese, per la successione alla segreteria del partito. I tre “reggenti” (la consigliere comunale Diletta Marconcin, il presidente della Commissione Economia e Lavoro, Alberto Lanza, e il marito del sindaco, Claudio Balestriero) che hanno guidato la fase di transizione dopo le dimissioni di Luca Dalla Vecchia (che rimane capogruppo dei democratici in consiglio comunale), sono infatti riusciti a produrre una candidatura unitaria, individuando in Giuliana Faccini la figura giusta per guidare i dem in questa fase delicata, date le fibrillazioni interne che da tempo minano il partito, con riflessi anche sull’amministrazione, in seno alla quale il Pd detiene la golden share.
Faccini, candidata non eletta alle scorse Comunali proprio nella lista del Pd e membro della Commissione Pari Opportunità, è assistente sanitaria presso il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 21 di Legnago. La neo segretaria sarà “incoronata” domani sera, nell’assemblea del partito che si svolgerà dalle 20.45 presso la storica sede di via Minghetti.
Visto l’accordo per una scelta unitaria, si sono ritirati coloro che in un primo tempo aspiravano alla carica. Hanno infatti ritirato le proprie candidature sia il consigliere comunale Gianfranco Falduto, sia il giovane ex vice segretario Edoardo Manente. Precedentemente, aveva revocato la propria disponibilità a candidarsi (accordata, invece, in un primo tempo) Luigina Zappon, moglie del vice sindaco Claudio Marconi. (F.Z.)