«Mi dispiace constatare che al presidente dell’Anpi sia sfuggito come il Tricolore sia stato esposto il 25 aprile sul pennone più alto di Legnago, la torre dedicata ai Caduti, dove io ero presente come sindaco». È pronta la replica del sindaco di Legnago alla lettera con cui oggi, la sezione di Legnago e del Basso Veronese dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, guidata da Giacomo Segantini, attaccava il primo cittadino per aver «dato una rappresentazione povera della ricorrenza con un discorso decontestualizzato, ignorando la nostra associazione nonostante indicazioni di Ministero e di Prefettura. Nemmeno il minimo dovere di imbandierare l’edificio del Comune è stato assolto. Esporre la bandiera nazionale non era un grande impegno ma non farlo ha un preciso significato politico».
«Inoltre, ricordo che è stato suonato il silenzio con l’alzabandiera e l’inno nazionale. Penso che questo signore abbia poco da insegnare agli altri, soprattutto considerando che questi personaggi pensano di avere le verità in tasca e dopo 75 anni non vogliono chiudere le ferite lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale, e da quello che è accaduto subito dopo», ribatte altrettanto duro il sindaco Lorenzetti.