Inaugurata ieri, venerdì 17 febbraio, all’ospedale di Legnago una nuova risonanza magnetica “ad alto campo”. A tagliare il nastro l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, accompagnata dal sindaco di Legnago, Graziano Lorenzetti, dal presidente della Provincia, Flavio Pasini, il direttore generale dell’Ulss 9, Pietro Girardi.
Il costo del nuovo macchinario, a disposizione dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia diretta del dottor Lamberto Bologna, è di 700 mila euro, mentre i lavori di allestimento e installazione sono costati 380 mila euro. «L’investimento per la nuova Risonanza Magnetica del Mater Salutis – ha commentato il direttore generale Girardi – rappresenta un nuovo importante tassello nel processo di rinnovamento del parco tecnologico diagnostico-strumentale, portato avanti da questa direzione in tutte le strutture ospedaliere e territoriali». L’assessore regionale Lanzarin ha sottolineato come «per l’Ospedale di Legnago questa nuova Risonanza Magnetica rappresenti un’innovazione importante. La Regione Veneto c’è ed è a fianco della Direzione di una Ulss, come quella 9, che è estesa, importante, complessa. Un’azienda che ha saputo tenere nei momenti difficili dell’emergenza pandemica e tiene anche oggi. L’obiettivo della Sanità della Regione è essere puntuali nell’erogazione dei servizi e più vicini possibili alle esigenze dei cittadini. Purtroppo non ci riusciamo sempre, e di questo ne siamo consapevoli, ma sappiamo che stiamo mettendo in campo, con grande impegno, tutte le possibilità e le sinergie in nostro possesso. Il momento è difficile ma la nostra attenzione alla qualità del servizio è la priorità. Abbiamo capito che l’investimento continuo in Sanità paga, in termini di qualità del servizio».
«Le macchine, alla fine, le fanno funzionare le donne e gli uomini della nostra azienda – è stata la riflessione di Denise Signorelli, direttore sanitario dell’Ulss 9 -. Chiedo a tutti questi professionisti di far funzionare appieno queste macchine, nel segno della qualità di un servizio, che deve includere anche cortesia e attenzione verso i pazienti. Sempre più dobbiamo unire questi tre aspetti: la tecnologia delle macchine, la professionalità di medici ed operatori, insieme alle attenzioni verso tutti i cittadini che si rivolgono a noi. Tutto questo chiude il cerchio sulla qualità del servizio».