La linea ferroviaria Verona-Legnago-Rovigo resta tra le 10 peggiori d’Italia. A dirlo sono gli esperti di Legambiente che oggi, a Roma, hanno presentato in anteprima il dossier “Pendolaria” che raccoglie le segnalazioni dei viaggiatori. E la Verona-Rovigo, che lo scorso anno già risultava tra le 10 peggiori tratte ferroviarie, quest’anno si piazza tre le quattro più da incubo.
E la prima novità e che rispetto allo scorso anno nulla è cambiato. Non un miglioramento nella classifica, non una posizione persa, con buona pace dei pendolari. Così, anche per quest’anno, secondo l’associazione ambientalista, la linea dove si viaggia peggio in Italia è la Roma-Lido, nel Lazio: “Nessun cambiamento è avvenuto e nessun cambiamento è alle porte”, sentenzia Legambiente. E a seguire c’è, ancora una volta, la Circumvesuviana di Napoli nonostante un recente bando di gara per l’acquisto di nuovi treni. Al terzo posto, così come l’anno scorso, la Reggio Calabria-Taranto seguita dalla Verona-Rovigo, dalla Brescia-Casalmaggiore-Parma, dall’Agrigento-Palermo, dalla Settimo Torinese-Pont Canavese, dalla Campobasso-Roma, dalla Genova-Savona-Ventimiglia, e dalla Bari-Corato-Barletta.
Sulla Verona-Rovigo, secondo il dossier, la situazione è desolante. Poche corse, mezzi obsoleti, ritardi ed abbandono delle piccole stazioni a caratterizzare questa tratta ferroviaria di 96,6 km che collega due capoluoghi di provincia ed uno snodo importante come quello di Legnago. I treni circolanti sono degli anni Settanta e hanno dei tempi di percorrenza medi di 55 km/h. Per fare un confronto con il passato, 15 anni fa il treno più veloce ci mettevo 1 ora e 25 minuti, oggi impiega 16 minuti in più.