Il teatro di Umberto Orsini e Natalino Balasso. La più grande ballerina di Flamenco, Rosy Molina, per la danza, alla grande musica. E poi Vecchioni e Ruggeri. Sono i grandi nomi da non perdere della stagione del Teatro Salieri di Legnago presentata oggi in Provincia a Verona dal presidente della Fondazione Salieri, Lucia Riello, assieme al sindaco di Legnago, Clara Scapin, al presidente della Provincia, Antonio Pastorello, al consigliere delegato alla cultura Luca Zamperini, all’assessore alla cultura del Comune di Legnago, Silvia Baraldi, al presidente del Gruppo Riello, Ettore Riello, tra i soci costituenti la Fondazione ed il direttore del Teatro Salieri, Federico Pupo. In totale, le rappresentazioni saranno 22, divisi come sempre tra prosa, teatro brillante, musica, canzoni d’Italia, danza. A cui aggiungere le rassegne per le famiglie “Ma che occhi grandi che hai”, quella per i bambini “A piedi nudi nel…palco”; quella per le scuole “La scuola a teatro” e “Che Festa a Teatro!” gli spettacoli di Capodanno quest’anno promossi da Agsm. «Sono orgogliosa del Teatro Salieri, una bella realtà di Legnago, ma anche di tutto il nostro territorio – ha esordito il sindaco Scapin -. Un teatro che riesce ad organizzarsi così bene da proporre un programma di alta qualità culturale, da avere spettatori sempre fedeli, e ne attira da fiori provincia. E bravo perché aperto alle scuole ed alle associazioni culturali. Dobbiamo tenere ben presenti le radici di questo Paese, l’Italia, che è stato promotore di cultura nel mondo. Nessuno ha il nostro patrimonio culturale, ed il Teatro Salieri sta svolgendo in modo esemplare questo ruolo, puntare e difendere la cultura e non a tagliarla. Di questo va dato atto prima di tutto alla Fondazione culturale che lo gestisce, il cui successo è stata la capacità di coinvolgere le aziende del territorio, e qui abbiamo la prima che ci ha creduto: il gruppo Riello». «Far ripartire il teatro Salieri, 16 anni fa, è stata sfida epica, di cui dobbiamo ringraziare tanti, a partire dalle banche che ci hanno creduto, dalla Popolare al Crediveneto. Ma poi è importante riuscire a mantenerlo alimentato questo sistema, cosa tutt’altro che facile soprattutto di questi tempi – ha sottolinea Ettore Riello che è anche presidente di VeronaFiere -. Qui il risultato c’è. Continuiamo su questa strada». «In questi anni è stata fondamentale la collaborazione tra aziende private ed istituzioni pubbliche. Questo ci permesso di continuare ad offrire un ottimo cartellone, aperto a tanti generi ma sempre di qualità – ha spiegato Lucia Riello -. I tempi sono difficili, ed anche le nostre risorse si sono ridotte, ma mettendoci cuore e testa siamo qui anche quest’anno a presentare una bella stagione di teatro e cultura. Se posso dire, portare avanti il Salieri è come fare una maratona: partire è facile è arrivare alla fine il bello». «Lo ritengo un cartellone di qualità e molto vario, ce n’è per tutti i gusti. E ringrazio “Arteven” con cui abbiamo discusso e lavorato per costruire questa stagione invernale – ha detto il direttore Pupo -. La prosa avrà solo quattro spettacoli tutti però con attori di assoluta grandezza, da Umberto Orsini recente “Premio alla carriera”, che porterà sulle scene “Il prezzo” di Arthur Miller che va a toccare un tema come quello della crisi, economica ma anche esistenziale; a Silvio Orlando, a Glauco Mauri. Poi piccola rassegna di teatro brillante, con il ritorno al Salieri di Natalino Balasso, acuto interprete della vita di oggi. Sono poi molto contento della danza, dove siamo riusciti veramente ad accalappiare la più grande ballerina di Flamenco, Rosy Molina. E poi la Compagnia di hip hop francese “Pockemon Crew” che è nata sulla strada, davanti al piazzale del Teatro dell’Opera di Lione. Fino alla grande musica con l’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta che nei 200 anni del Congresso di Vienna proporrà “Guerra e Pace” su musiche di Salieri, Cajkovskij Beethoven».

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