
“Il grande sciopero del 1949 – Memorie del sindacalista veronese Romano Calzolari” (edito dalla veronese Cierre). Un libro che è una dedica alla vita di un protagonista del Novecento veronese, ma anche un modo per affrontare valori come diritti, doveri, immigrazione, lavoro, onestà. In poche parole, il diritto di tutti a viveri dignitosamente in una democrazia come cittadini compiuti.
È questo quello di cui alla fine parla il libro di Giambattista Polo e Massimo Rossignati, dedicato alla figura di Romano Calzolari, storico sindacalista della Cgil e politico veronese venuto a mancare il 22 ottobre del 2013, protagonista del più lungo sciopero della storia d’Italia: quello dei braccianti agricoli tenuto per quaranta giorni nella primavera del 1949. Allora, Calzolari, 19enne, era il segretario della Federbraccianti cigiellina.
Il libro verrà presentato venerdì 4 dicembre, alle 16,30, a Verona nella sala del consiglio provinciale (Loggia Fra Giocondo – Piazza Dante) con un evento che vedrà coinvolti anche Cgil ed Ivres, ed intitolato “Lavoro e Cittadinanza, i diritti da riconquistare”, con la presenza del professor Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica all’Università di Bologna, che ha curato la prefazione del testo dedicato a Calzolari, e che per l’occasione parlerà del suo ultimo saggio “Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate” (Egea – Editrice dell’Università Bocconi) dove tocca gli stessi temi dei diritti e doveri dell’essere cittadini.
L’appuntamento sarà aperto dalla proiezione di una parte del video-intervista di Gianluigi Miele a Romano Calzolari intitolato “O vivremo del lavoro….”. A seguire, Gabriella Poli, presidente di Ivres (Associazione veronese di documentazione, studio e ricerca), presenterà gli autori Giambattista Polo e Massimo Rossignati che racconteranno il libro, ma soprattutto quell’estate passata a casa di Calzolari a raccogliere l’intervista dibattendo con lui di tanti temi che da quello sciopero sono rimasti, ancora oggi, irrisolti.
Interverrà quindi Michele Corso, segretario generale della Cgil di Verona, che ricorderà brevemente la figura di Calzolari. Quindi lo spazio verrà lasciato al professor Pasquino che ha voluto titolare la sua prefazione al libro “Uno sciopero “antropologico“, parte e attore della società di allora. Oggi, si sciopera spesso “contro” i cittadini».