
Avrebbe tentato di difendersi, alzando un braccio, l’uomo ucciso oggi poco dopo le 12,30 con un colpo di pistola nel parcheggio del ristorante “Volo Leggero” in via Casalino a Isola Rizza. Lo dice il referto del medico legale che parla di un proiettile di pistola entrato all’altezza dell’ascella destra che poi ha attraversato il polmone provocando una copiosa perdita di sangue dalla bocca. «Un colpo sparato sicuramente da molto vicino», ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri di Verona, colonnello Pietro Carrozza. Per questo, subito, si era pensato ad un colpo alla testa, una vera esecuzione.
La vittima, Ervin Karafili, 43 anni, originario dell’Albania ma da anni residente proprio ad Isola Rizza, era conosciuto alle Forze dell’Ordine per dei precedenti legati a spaccio e detenzione di droga. E si fa sempre più forte l’ipotesi di un regolamento di conti, forse una discussione legata probabilmente a questioni di droga finita però in tragedia. I carabinieri del Nucleo operativo di Legnago e del reparto investigativo della Compagnia di Verona stanno dirigendo le indagini proprio sul fronte del traffico e spaccio di sostante stupefacenti. E si sta cercando, attraverso anche alcune testimonianze, di capire se la vittima sia stata affrontata da una sola persona o da più uomini. E soprattutto di avere dei riscontri sulle loro identità e sull’auto con cui sono fuggiti per indirizzare la caccia all’omicida. Le prime testimonianze sembrano indicare in un solo uomo l’autore del delitto, e si parla di una persona dai connotati nordafricani, un magrebino. I carabinieri stanno controllando le telecamere collocate nella zona e verificando le frequentazioni dell’uomo ucciso.