Tamponi con priorità ai sintomatici e apertura ad accordi delle Ulss con privati con la Regione che mette sul piatto 5 milioni di euro per permettere alle Ulss di prevedere l’esecuzione di tamponi molecolari e test antigenici di terza generazione da parte delle strutture sanitarie private accreditate (prezzo fissato a 20 euro l’uno).
È quanto prevede la delibera della giunta regionale su “Rafforzamento delle disposizioni di sanità pubblica e precisazione sulle priorità di esecuzione previste dai Protocolli approvati dai Comitati Regionali della Medicina Generale il 30.10.2020 e della Pediatria di Libera Scelta il 19.11.2020 per il contrasto all’epidemia da COVID-19” approvata oggi su proposta dell’assessore alla sanità Manuela Lanzarin (nella foto). I due temi, tra gli altri, sono stati oggi oggetto del punto stampa tenuto dal presidente della Regione, Luca Zaia, affiancato dall’assessore Lanzarin.
Nella conferenza. è stato anche riferito che l’indice RT in Veneto è pari a 1,34; il tasso di occupazione delle Terapie Intensive è pari al 20%; quello dei letti in Area Medica è al 25%. I campionamenti effettuati hanno portato a registrare la presenza della variante Omicron al 65,9%. Presentata anche una tabella recante la situazione della diffusione nelle scuole del Covid-19 desunta da una serie di verifiche attuate oggi con i direttori generali delle Ullss venete (sotto i dati).
Zaia, inoltre, ha confermato come il Veneto sia favorevole a non contare gli asintomatici tra i positivi tra gli asintomatici: «La proposta l’abbiamo fatta noi per primi – ha detto Zaia -. L’Edcd, il massimo organismo europeo sulla pandemia, dà già come indicazione di valutare solo i sintomatici, tant’è vero che io, non più tardi di una decina di giorni fa, ho proposto al Governo in riunione di modificare la definizione di caso: non più chiunque passi per strada, ma il sintomatico».