Oggi, alle 11 nell’aula T1 del Polo Zanotto dell’Università di Verona, si terrà la presentazione del libro di Lucia Bertell “Lavoro ecoautonomo. Dalla sostenibilità del lavoro alla praticabilità della vita”. In un mondo in cui il lavoro domina il nostro quotidiano, condizionando la stessa identità sociale, vanno emergendo nuove realtà come le Reti di economia solidale con i gas, i mercati autogestiti di Genuino Clandestino o i Centri di Sperimentazione Autosviluppo, che fondano la propria attività sull’autorganizzazione delle produzioni. Di questo parla il volume di Bertell, per introdurre ad un’economia che punta sulla creatività sociale e sulle relazioni di utilità (non di utilitarismo) tra lavoratori-produttori e cittadini critici. «Grazie a questo “fare” che spesso prende la forma delle piccole cose, si sta configurando un lavoro vernacolare denso di valori, emozioni e qualità dell’esperienza. Un approccio inedito, basato su una forte istanza di autonomia, che i singoli protagonisti esprimono inventando un nuovo alfabeto con il quale danno voce ai loro differenti modi non solo di lavorare ma soprattutto di vivere», scrive Bertell.

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