La grandinata che ieri pomeriggio ha colpito il Basso Veronese ha fatto danni enormi, che vanno ad aggravare il bilancio già pesantissimo della grandinata della scorsa settimana e delle piogge di questi giorni. «Tra temporali improvvisi, spesso grandinigeni, sbalzi di temperature e allagamenti delle colture, gli agricoltori vivono con rinnovata apprensione l’evolversi di questo bizzarro mese di giugno – dice Andrea Lavagnoli, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Verona –. Ieri nel Basso Veronese si è assistito a una nevicata di grandine, con i raccolti a pieno campo azzerati da Oppeano fino a Isola Rizza. Le colture devastate sono soia, mais, frumento, oltre a meli, peri, albicocche, susine e ciliegie. Si dovranno riprogrammare le produzioni, verificando se tra indennizzi assicurativi e residua durata stagionale si potranno realizzare nuove produzioni a pieno campo, fermo restando che per i frutteti il raccolto è definitivamente compromesso. Alcune nostre aziende hanno perduto l’intera produzione: un danno enorme, in un’annata già segnata in maniera abnorme dall’emergenza Covid».