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28 Settembre 2023
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Mercato immobiliare a Bologna e in Emilia Romagna: cosa ci si aspetta dal 2023

Il 2023 è iniziato ormai da un po’ e si parla già di previsioni relative al mercato immobiliare nei prossimi mesi. Cosa ci si aspetta, per esempio, in Emilia Romagna? Anzitutto, un trend non differente rispetto a quello del resto d’Italia.

Dopo un 2022 iniziato con numeri alti, e affini a quelli dell’anno precedente, il primo dopo la grande crisi del Covid, con il passare dei mesi il ritmo di crescita è andato incontro a un rallentamento non indifferente.

Quest’ultimo è stato causato da diversi fattori. Da un lato bisogna considerare indubbiamente gli effetti dell’inflazione e dell’aumento dei tassi dei mutui – nel corso della riunione BCE di marzo, ci saranno ulteriori ritocchi verso l’alto – dall’altro, invece, è necessario chiamare in causa un ridimensionamento rispetto a un periodo, il 2021, i cui numeri alti dell’immobiliare sono stati in parte dovuti al recupero di quanto non fatto nel corso dei mesi del lockdown.

Secondo gli esperti del settore real estate, in tutta la Regione si manterranno eccellenti i numeri degli acquisti immobiliari fatti a scopo di investimento. Questi ultimi, non saranno frenati dall’inflazione. Anzi, la congiuntura economica dovrebbe spingere sempre più persone a orientarsi verso il mattone come bene rifugio per tutelare i propri risparmi.

 

Bologna: tra prezzi in aumento ed emergenza abitativa

Secondo l’ufficio studi di un autorevole portale del settore immobiliare, nel corso del 2023 a Bologna, città al centro dell’attenzione non solo perché capoluogo di Regione, ma anche per la presenza della più antica università europea e di uno scalo ferroviario tra i più frequentati del Paese, i prezzi delle case saranno interessati da un aumento.

Si parla di una variazione minima del +2% e di una massima del 4. Incrementi che andranno, quasi sicuramente, a peggiorare la situazione di un centro urbano dove, da tempo, c’è il problema dell’emergenza abitativa.

Quest’ultima è determinata da diversi fattori. Si ha a che fare con uno stock immobiliare ridotto dovuto agli ottimi numeri di vendita del 2021, ma anche con la presenza di poche case disponibili all’acquisto per via del boom degli affitti brevi, che hanno radicalmente cambiato il modo di approcciarsi all’abitare in diverse grandi città del Paese.

Dopo un arresto dovuto alla pandemia e alle restrizioni sociali, il cluster è tornato a correre, togliendo, di fatto, immobili al mercato degli acquisti e delle locazioni a lungo termine.

Quello che si auspica nei prossimi anni è la concretizzazione di piani di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico in una città che deve rispondere anche alle esigenze degli studenti.

Con l’aumento dei prezzi delle case in vendita a Bologna, il ceto medio rischia, di fatto, di essere tagliato fuori dagli acquisti in città, come sta succedendo a Milano. Per fortuna che, ad oggi, il web offre risorse preziose per chi vuole cercare casa al miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo (una delle più interessanti è il sito ImmobiliOvunque, che propone solo annunci postati da agenzie).

 

Come andranno i prezzi nel resto della Regione?

Si parla, come nel caso di Bologna e del suo territorio, di una crescita. Giusto per dare qualche numero, ricordiamo il caso di Ferrara. Per questa provincia, si prevede una variazione compresa fra il 3 e il 5%.

A Forlì e nella sua provincia, invece, le case potrebbero crescere di prezzo dall’1 al 3%. A Modena, le previsioni mettono in primo piano una variazione che potrebbe andare dal 2 al 4%. Per quanto riguarda i dati di Parma, ci si aspettano variazioni di quotazioni immobiliari comprese tra il 3 e il 5%.

A Reggio Emilia e nel suo territorio provinciale, invece, le case potrebbero costare, nel 2023, dal 2 al 4% in più.

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