Sarà un luglio di proteste quello dei metalmeccanici scaligeri. Lo hanno dichiarato le organizzazioni sindacali Fim Cil, Fiom Cgil e Uilm Uil di Verona presentando martedì 12 luglio le azioni di protesta che i metalccanici porteranno avanti, a partire dallo sciopero di 4 ore indetto per la mattina di martedì 19 luglio. Sciopero che vedrà diverse manifestazioni nei poli produttivi di Verona, San Bonifacio e Legnago dove è già indetta, per esempio, una manifestazione dalle 9,30 con corteo da ponte Fior di Rosa a Viale dei Tigli.
La protesta è nazionale e sorge dinanzi al blocco delle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’industria Metalmeccanica Assistal, scaduto il 31 dicembre 2015. «Federmeccanica non lascia molto spazio: il Contratto Nazionale o si farà sulla base delle proposte degli industriali o non si farà – dicono i sindacalisti -. Il nostro dissenso riguarda principalmente l’aspetto economico. Federmeccanica afferma infatti che l’aumento, per effetto del modello proposto, andrebbe dato solo al 5% degli addetti alla categoria: più di 1 milione di lavoratori. Altre altre questioni riguardano inoltre gli orari di lavoro, le responsabilità in caso di ricorso agli appalti e, soprattutto, i due livelli di contrattazione, nazionale e aziendale».
Nei mesi precedenti era già iniziata una forte campagna di protesta: il 20 aprile era stato organizzato un presidio davamti alla sede di Confiindustria di Verona, e successivamente lo sciopero con manifestazione regionale il 9 giugno a Vicenza. Cosa intendono fare ora i metalmeccanici? Anzittutto bloccare gli straordinari e le flessibilità degli orari per tutto il mese di luglio. E poi altre modalità di sciopero per le settimane successive.