È morto ieri pomeriggio, in un tamponamento tra Tir sull’autostrada A1 poco prima di Firenze, Riccardo Welponer, 35 anni, residente a Villafranca, nipote dell’ex consigliere regionale Nadir Welponer, da anni esponente di spicco della sinistra veronese. Riccardo, tra l’altro, era stato vittima anni fa di una brutta storia con protagonisti due poliziotti della Questura di Vicenza, condannati proprio lo scorso anno per lesioni e violenza. Riccardo a bordo del suo furgone fu costretto a fermarsi in una piazzola di sosta dell’A22 dagli agenti vicentini in borghese, in viaggio a bordo di una Renault Laguna verso la Calabria dove stavano scortando un pentito. La sua colpa? Non aveva fatto passare l’auto dei poliziotti che poi, secondo la sentenza del tribunale, avevano poi picchiato Welponer, colpendolo ripetutamente con i calci al costato, all’addome, ai testicoli e pugni al volto nonché sbattendogli violentemente la testa contro il guard rail.
Riccardo, di professione autotrasportatore, ieri stava tornando con il suo Tir verso Verona, quando all’altezza di Firenze Nord per cause ancora in corso di accertamento, il suo camion ha tamponato quello che lo precedeva, prendendo fuoco. E Riccardo, intrappolato nel Tir, è morto carbonizzato.