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3 Ottobre 2023
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Municipalizzate, patto tra Verona e Vicenza per unire Agsm e Aim

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Questa mattina a Palazzo Trissino a Vicenza, il sindaco di Vicenza, Achille Variati, il sindaco di Verona, Flavio Tosi, il presidente della municipalizzata vicentina Aim, Paolo Colla, ed il presidente della municipalizzata veronese Agsm, Fabio Venturi, hanno annunciato l’intesa raggiunta per dar vita ad un’aggregazione tra Aim e Agsm che punti alla nascita di un nuova realtà industriale con un fatturato di 1 miliardo e 100 milioni di euro, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni di euro e 2.250 dipendenti.

Le aree di business nelle quali operano i due gruppi nel territorio nazionale sono la vendita di energia, il ciclo integrato dei rifiuti, la produzione e distribuzione di energia e calore, i servizi alle amministrazioni comunali. In base alla dimensione calcolata sul valore della produzione, la nuova entità si potrà collocare nelle prime posizioni tra le grandi multiutility nazionali e presenterà una struttura patrimoniale e finanziaria solida ed equilibrata.

«Verona e Vicenza – ha detto il sindaco Tosi – già collaborano con reciproca soddisfazione nel campo dei servizi alle comunità sui fronti dell’acqua e dell’ambiente. Entrambe le amministrazioni comunali hanno compiuto negli anni la saggia scelta di mantenere il controllo pubblico delle rispettive aziende, legatissime al territorio e capaci di offrire ottimi servizi a prezzi competitivi, ma anche capaci di stare sul libero mercato. Evidente, di conseguenza, è il vantaggio di sistema generato da questa operazione che punta a ulteriori aggregazioni nel tempo e intende mantenere il controllo pubblico anche in futuro».

«Oggi – ha aggiunto il primo cittadino Variati – annunciamo un’operazione che va nella direzione del bene comune. Aim e Agsm, su input delle rispettive proprietà, cioè i Comuni di Vicenza e Verona, hanno intrapreso un percorso che intende dar vita a un importante polo, capace di affrontare con un forte piano industriale le scommesse future fatte di investimenti, tecnologie e sviluppo anche oltre il panorama regionale. Le nostre aziende sono molto simili nell’organizzazione dei servizi e nel fortissimo radicamento nel territorio. L’obiettivo è fortificarle ulteriormente entrambe in termini di servizi, qualità e tariffe».

«Le due aziende – ha detto il presidente di Agsm Venturi – hanno sottoscritto un accordo che ci impegna a studiare insieme i reciproci valori, definendo un percorso di aggregazione delle intere aziende. In tempi molto stretti, cioè entro fine marzo, sottoporremo il progetto di fusione ai rispettivi consigli comunali. Vogliamo creare una grande azienda veneta che, mantenendo le reciproche identità che sono la nostra forza, possa diventare polo aggregante anche per altre realtà, non solo venete».

«Tra noi – ha concluso il presidente di Aim Colla – c’è stata una forte volontà comune di accantonare particolarismi per far nascere un grande bacino veneto da due realtà che operano da vere multiutility e che in questi anni hanno investito, sono cresciute nel mercato, ma hanno anche imparato a dare equità. Il nuovo soggetto non sarà solo la sommatoria di due aziende forti, ma potrà contare sugli effetti sinergici generati dall’aggregazione, dall’efficientamento dei servizi alle economie di scala perseguibili nell’impiantistica piuttosto che nelle innovazioni. Questo risultato, storico per il Veneto, da un punto di vista industriale e finanziario darà accesso a soglie di investimenti il cui beneficio sarà per le proprietà, per le società e per tutti i cittadini».

L’accordo prevede che il processo di integrazione consideri tutti gli attuali rami di attività, auspicando inoltre l’apertura del processo aggregativo ad altri operatori presenti nel territorio, regionale e non.

Circa la governance, l’operazione rispetterà l’equilibrio tra le parti coinvolte garantendo un’adeguata rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. Sul versante industriale, le linee di sviluppo del nuovo soggetto muoveranno dai progetti presenti nei rispettivi piani industriali e verranno proiettate nella nuova dimensione economica e finanziaria. Le sedi operative e l’organizzazione saranno sviluppate in coerenza con specifici criteri di specializzazione nelle singole linee di attività.

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