Parona e Arbizzano si sono svegliati questa mattina con fuliggine dappertutto e pezzi di maiale carbonizzati, usciti dal salumificio Coati andato distrutto ieri da un incendio. Le fiamme non sono state ancora completamente domate dai vigili del fuoco di Verona e di Vicenza che hanno operato tutto ieri e nella notte. E ancora stamattina l’aria è irrespirabile.
Ieri sera, poco dopo le 19, i sindaci di Verona, Damiano Tommasi, e di Negrar, Roberto Grison, (comune sul quale sorge la fabbrica nella zai di Arbizzano) hanno emanato le ordinanze con cui invitano la popolazione delle due frazioni a rimanere in casa e ad utilizzare le mascherine FPP2 se devono uscire. Inoltre, i due primi cittadini hanno deciso che nelle scuole della zona gli studenti non usciranno dall’edificio per la ricreazione. Ma molti genitori già ieri sera, sui social, commentavano la decisione di non portare oggi i figli a scuola.
Dai resti del salumificio andato distrutto esce ancora del fumo e l’aria resta irrespirabile. Questa mattina, i vigili del fuoco hanno consigliato ai dipendenti delle ditte limitrofe all’area dell’incendio dievacuare uffici e capannoni in via precauzionale. Mentre rimane interdetta al traffico via Leonardo da Vinci e l’area intorno all’azienda andata distrutta. Il Comune di Negrar, che ha aperto la Centrale operativa di controllo (in coordinamento con la Protezione civile, i carabinieri, i vigili del fuoco, l’Arpav e il Servizio Prevenzione dell’Ulss 9, fa sapere che le analisi dell’aria riportano per ora ancora valori entro i limiti di sicurezza per la salute.