«Sono d’accordo con quanto deciso oggi dal Consiglio federale a Milano. È stata fatta chiarezza sono una situazione confusa – dice Paolo Paternoster, segretario del Carroccio veronese, ex tosiano da tempo con Salvini, riguardo all’ultimatum dato al sindaco di Verona ed a tutti i leghisti che con lui hanno creato la Fondazione “Ricostruiamo il Paese con cui Tosi si è da tempo candidato alle Primarie nazionali del centrodestra -. Fino ad oggi, certe posizioni sono state tollerate, anche se hanno creato molta confusione tra i tesserati, tra i simpatizzanti, nel nostro popolo – riprende Paternoster -. Da domani tutti dovranno fare una scelta di chiarezza, a partire da Tosi. Chi è iscritto alla Lega Nord deve decidere se continuare ad impegnarsi nel movimento o se lavorare per la Fondazione Ricostruiamo. È chiari che se uno opera per una realtà non può allo stesso momento farlo per un’altra».
Un diktat deciso a Milano ma che sarebbe stato richiesto anche a Verona, dove i leghisti “puri” da tempo vedono con disturbo lo sviluppo della fondazione Tosiana, il suo darsi da fare con convegni e incontri. E soprattutto la recente apertura di circoli di “Ricostruiamo” in provincia, da Terrazzo a quelli annunciati a Legnago e Bonavigo. «Si fa solo una gran confusione, dannosa soprattutto in questo momento che si avvicinano le Regionali – conclude Paternoster -. Tosi, lo vorrei chiarire, non è stato commissariato. Il Federale ha solo inviato un delegato ad occuparsi di tutta l’attività per le Regionali . Io spero che Flavio scelga di rimanere nella Lega. Con lui abbiamo lavorato assieme per 25 anni e vorrei continuare ad averlo con noi. È un patrimonio del Carroccio veronese».