Durante i servizi di contrasto alla guida in stato di ebrezza, nella serata del 13 agosto, è stato fermato dalla Polizia Stradale di Verona un trentaseienne veronese trovato positivo all’etilometro. Per poter rientrare a casa ed evitare che la sua autovettura Golf venisse rimossa dalla Provinciale 11 che percorreva al momento del controllo, l’uomo ha chiamato i suoi genitori che sono arrivati dopo alcuni minuti. Il padre, pur sapendo di essere atteso dalla Polizia Stradale di Verona per l’affidamento dell’auto del figlio, si è presentato alla guida della sua macchina in visibile stato di ebrezza. Sottoposto al controllo, è risultato positivo all’etilometro con un valore quasi doppio rispetto al consentito.
Pertanto, l’uomo è stato denunciato dagli operatori della Polizia Stradale che hanno provveduto altresì al ritiro della patente (come al figlio). Alla fine i due sono rientrati con la madre del ragazzo che aveva accompagnato il marito e che è risultata l’unica sobria.
«Il problema principale per la sicurezza stradale è la mancanza di consapevolezza da parte dei cittadini dei rischi che derivano dal fatto di guidare dopo aver bevuto o usando il cellulare. Troppi sono convinti che qualche bicchiere non incida sulle loro capacità e lo dimostra il fatto che, pur sapendo di essere atteso dalla Polizia Stradale, il sessantatreenne denunciato, si è presentato alla guida con un tasso alcolemico di quasi 1, quando il limite massimo è pari a 0,5», ha commentato il dirigente della Polizia Stradale scaligera, Girolamo Lacquaniti.