I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Peschiera del Garda hanno tratto in arresto D. I., cittadino rumeno, 33 anni, residente a Verona, dando esecuzione ad un’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di Verona, per sfruttamento della prostituzione nei confronti di una sua connazionale.
L’indagine trae origine da un intervento eseguito le notte del 24 dicembre 2017 dai militari di Peschiera del Garda, in Bussolengo, dove una ragazza di origine rumena riferiva di aver subìto un’aggressione. La stessa presentava una ferita all’orecchio destro. Raccontava inoltre di essere stata malmenata da un suo conoscente. La donna raccontava che all’origine della discussione vi era la consegna del denaro derivante dall’attività di prostituzione svolta anche dalla sorella.
Il giorno dopo, la donna, convocata presso gli uffici del comando compagnia dava una spiegazione dei fatti completamente differente oltre che a non voler sporgere alcuna denuncia-querela contro l’aggressore. Veniva comunque iniziata una complessa attività d’indagine durata diversi mesi, svolta con servizi di osservazione, controllo e pedinamento da cui si appurava che l’arrestato traeva sostentamento dall’attività di meretricio della donna, sulla quale aveva un controllo totale.
La continua richiesta di denaro da parte della persona arrestata, derivava dalla frequentazione di sale slot della zona dove sperperava giornalmente somme sproporzionate rispetto alla sua figura di disoccupato o almeno come ufficialmente appariva secondo l’Inps.
L’arrestato al momento della notifica dell’ordinanza si trovava già in carcere a Verona Montorio poiché sempre i militari di Peschiera del Garda, avevano raccolto anche una serie di elementi a suo carico quale appartenente ad un sodalizio criminale dedito alla commissione di furti. Ora dovrà rispondere anche di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.