
Si è tenuto lunedì 7 marzo nella sede del Consorzio di Bonifica Veronese l’incontro tra i Comuni interessati dal progetto di realizzazione della nuova pista ciclabile delle Risorgive, la gara d’appalto per affidare i lavori va portata a termine entro il prossimo 30 giugno. Un termine che Comuni e Consorzio di bonifica chiedono alla Regione di poter spostare considerando una serie di ostacoli burocratici che il progetto deve superare. Pena la perdita del finanziamento Ue di circa 2 milioni per realizzare l’opera.
Al vertice erano presenti l’assessore regionale ai lavori pubblici, Elisa De Berti, sindaci, amministratori e tecnici dei Comuni di Valeggio sul Mincio, Povegliano, Castel d’Azzano, Buttapietra, Vigasio, Zevio e Villafranca, il commissario di San Giovanni Lupatoto, il presidente Antonio Tomezzoli ed il direttore Roberto Bin del Consorzio di bonifica Veronese.
La pista è destinata a collegare il fiume Adige con il Mincio, sarà lunga 31 chilometri e si svolgerà per la maggior parte sugli argini del canale raccoglitore principale, che viene gestito dal Consorzio di Bonifica Veronese. Correrà per 21,8 chilometri che potranno essere percorsi dalla zona del parco naturale di Pontoncello sino a Villafranca e poco più di nove quelli che andranno da Villafranca a Valeggio, dove è previsto un raccordo con la ciclabile Peschiera-Mantova.
Tutto il nodo ruota attorno al fatto che la gara d’appalto per affidare i lavori va portata a termine entro il prossimo 30 giugno, tramite una procedura – prevista dal codice dei contratti – definita come “economicamente vantaggiosa”, quindi attraverso l’attribuzione di punteggi che si basano, oltre che sul fattore economico, anche sulla qualità dell’offerta tecnica presentata dalle ditte partecipanti. Si tratta di una modalità di gara che prevede tempi non brevi e pertanto obbliga i Comuni a muoversi con grande celerità da subito, vista la vicinanza del termine ultimo previsto per l’affidamento.
Inoltre, ad aggravare la questione, vi è la necessità per alcuni dei Comuni seduti al tavolo di ottenere preventivamente dei pareri obbligatori, come quelli di ANAS, Ferrovie, Sopraintendenza, Provincia ed altri. L’idea obbligata è quella, quindi, di indire una Conferenza di Servizi, in maniera da riunire tutti gli interlocutori in una stessa sede e accelerare le procedure autorizzative.
Ma il problema non si esaurisce qui. Un’area che verrà attraversata dalla pista ciclabile in Comune di Povegliano deve infatti essere anche oggetto di espropriazione. Un’altra incombenza onerosa sotto ogni profilo, anche quello del tempo necessario per realizzarla. Va inoltre attivata, per tre degli otto Comuni, una procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale del progetto. Tanti pertanto i nodi da sciogliere.
Quello che quindi il gruppo di lavoro, formato dagli otto Comuni e dal Consorzio di Bonifica Veronese, chiede oggi alla Regione Veneto, ente finanziatore, è che i tre mesi persi per le complessità dell’iter di finanziamento dell’opera vengano considerati e non dati irrimediabilmente per persi, e che quindi il termine del 30 di giugno venga spostato di conseguenza in avanti. “Non è possibile – hanno commentato gli Amministratori presenti – che siano i Comuni a doversi assumere l’onere dei mesi persi”.
Ulteriore problema di fondo è però che i fondi destinati al finanziamento dell’opera sono integralmente di matrice europea, e pertanto il rischio forte è che anche la Regione abbia le mani legate.
La decisione uscita dal tavolo di lavoro è pertanto quella di procedere comunque con una netta accelerazione delle procedure, con gli inviti per la convocazione della Conferenza dei Servizi in partenza già per la prossima settimana, sperando in ogni caso in un intervento della Regione che sposti in avanti i termini previsti.
L’Assessore De Berti, che ha incassato i ringraziamenti dei Comuni per il suo forte interessamento nella vicenda, raccolti i pareri e la richiesta arrivata dal tavolo di lavoro, spiega quanto sia stato complesso è faticoso l’iter di finanziamento dell’opera. In merito alla proroga l’Assessore indica come non sia prevista, ma promette che la questione verrà valutata con attenzione dagli uffici regionali già in questi giorni.
I tempi di realizzazione dell’opera previsti dal capitolato dei lavori sono 400 giorni e l’importo previsto ammonta complessivamente a due milioni di euro.