«Adesso che le candidature sono chiuse, adesso che contano i programmi è finalmente chiaro che gli elettori dovranno scegliere tra due modi diversi e contrapposti di intendere la società e il futuro dei nostri territori e del nostro Paese».
Ad affermarlo è Anna Lisa Nalin, candidata alla Camera per il centrosinistra sia nel collegio Uninominale della città e dell’Est Veronese che in quello plurinominale, in quota +Europa.
«Le forze democratiche e progressiste che io rappresento, vogliono un modello di civiltà aperta, inclusiva, che non lasci indietro nessuno e che investe sulle nuove generazioni, dall’altra parte ci sono i sovranismi, le paure e i moralismi che creano divisione e intolleranza – dice Nalin, manager, membro della segreteria nazionale e della direzione di “+ Europa -. Noi siamo per i valori dell’Europa e delle democrazie occidentali, per mettere in comune il più possibile e rilanciare il Paese con gli investimenti che l’Europa stessa ci offre attraverso il PNRR e non solo, siamo per l’aumento della spesa in istruzione e formazione che valga per tutti e per agevolare il lavoro ai giovani sotto i 35 anni, per un bilancio pubblico che non crei debito per le prossime generazioni ma che regali loro prospettive e crescita. Siamo per i diritti di civiltà come lo Ius Scholae, per la legalizzazione dell’eutanasia, della cannabis togliendo alla criminalità un fatturato miliardario, per garantire davvero alle donne il diritto sul proprio corpo e alla maternità consapevole. Dall’altra parte sappiamo bene cosa c’è: l’integralismo, l’isolamento e l’idea di uno Stato morale che decide al posto dei suoi cittadini».