«Con riferimento all’evoluzione politica delle ultime ore, abbiamo deciso di trasformare l’appuntamento previsto per oggi, martedì 9 agosto, alle 19 al Liston 12 di piazza Bra, a Verona, in un momento informativo sulla rottura della Federazione che vedeva “+Europa” unita ad “Azione”. I punti salienti di quanto accaduto sono stati oggi ben elencati dal nostro presidente Riccardo Magi e, durante l’incontro di domani, verranno meglio approfonditi da Anna Lisa Nalin, portavoce veneto e membro della segreteria nazionale».
Lo comunicano per il movimento “+Europa Verona” Lorenzo Dalai e Giorgio Pasetto, spiegando che «Carlo Calenda scrive una bozza di accordo con il PD in cui pone a Letta tutte le condizioni tanto di Azione quanto di +Europa. Enrico Letta accetta tutte le condizioni (tra cui il fatto che Fratoianni, Bonelli e Di Maio – che tutti sapevano sarebbero stati nella coalizione – non fossero candidati nei collegi uninominali). Calenda, +Europa e il PD firmano un patto davanti alle telecamere; e Letta, come concordato nel patto, sigla un accordo elettorale con altri partiti ma ribadisce che l’accordo programmatico e di Governo è quello con noi».
«Quindi, Calenda attacca Renzi per la sua idea di andare solo, dice che così favorirà solo la destra;
passano solo 4 giorni e Calenda cambia idea. Gli viene richiesto un incontro e ci dice che è inutile. Gli chiediamo di fare una riunione congiunta delle segreterie nazionali di +Europa e Azione per decidere tutti assieme e rifiuta anche questo – continua Pasetto -. E l’altro giorno Calenda annuncia che lascia il patto con il PD, in diretta tv su Raitre. Così, mentre viene convocata una direzione di +Europa per prendere una decisione in merito, lui avvisa i suoi che il patto di Federazione con +Europa è saltato. Peccato scoprirlo in questo modo. Per noi i patti sono patti, per dirla alla latina: pacta sunt servanda».