I produttori di latte tornano in piazza per protestare contro i prezzi bassissimi pagati dalle industrie. A dare il via alle nuove manifestazioni è la Cia, che per lunedì 7 marzo ha organizzato la “Marcia delle vacche” a Carmagnola, in Piemonte. Un corteo di vacche e allevatori che ha lo scopo di chiedere che sia garantito un prezzo del latte almeno remunerativo dei costi di produzione.
In Piemonte ci sarà anche Cia Verona, che parteciperà con una delegazione. Spiega il presidente Michele Pedrini: «Nonostante l’accordo siglato a fine anno al ministero delle Politiche agricole tra industrie e associazioni agricole, il latte viene pagato ai produttori sotto i 36 centesimi pattuiti. A fine marzo, inoltre, l’accordo scadrà e si vocifera che le multinazionali torneranno a pagare il latte 32 centesimi al litro, quando i costi di produzione ammontano a 42 centesimi. Non solo. Non abbiamo visto ancora i soldi promessi dal ministero, pari a un centesimo al litro. Pare che arriveranno in giugno, ma nel frattempo le stalle soffrono. La situazione era già drammatica a fine 2015 e adesso è ancora più grave».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, allarmando i produttori, è una raccomandata inviata una decina di giorni fa dalle industrie ai piccoli e medi produttori, nella quale viene comunicato che da aprile il latte non verrà più raccolto. «In Europa c’è un’eccedenza di prodotto pari al 4 per cento – spiega Pedrini – che va di pari passo con un forte calo dei consumi. Le industrie quindi comprano il latte dai grossi produttori, a prezzi minori, eliminando dal giro le stalle piccole. Nel Nord Europa il latte viene svenduto a 25-26 centesimi, provocando a catena un crollo del prodotto su tutti gli altri mercati, compreso il nostro. Numeri drammatici, che fanno prevedere la chiusura di centinaia di stalle».
Nel 2015 in Veneto hanno chiuso 431 allevamenti di vacche da latte (dati di Aprolav, l’associazione veneta dei produttori di latte): erano 3562 nel 2014 e sono 3131 secondo i dati registrati al 31 dicembre 2015. Non solo. Secondo Veneto Agricoltura si è registrato un calo del fatturato dell’11 per cento, nonostante la produzione sia salita a 11 milioni di quintali latte con un aumento pari allo 0,5 per cento.
La Marcia delle vacche in Piemonte sarà la prima di una lunga serie, annuncia Pedrini: «Lunedì decideremo il da farsi con Dino Scanavino, presidente nazionale della Cia. L’intenzione è di spostare la protesta, successivamente, in Lombardia o in Veneto. Nel frattempo presenteremo un nostro documento di proposte per uscire dalla crisi e restituire al settore speranze per il futuro».