Luca Rossetti ed Eleonora Mori, sulla Hyundai i20 R5 della Friulmotor, centrano una splendida vittoria al 36° Rally Due Valli, ultimo round del Campionato Italiano Rally organizzato dall’Automobile Club Verona. Il pilota friulano ha bissato il successo dello scorso anno con una prestazione maiuscola, che con 7 prove su 11 gli ha consentito di tornare sul gradino più alto del podio, esattamente come 12 mesi fa.
Dietro di lui strepitosa prestazione per Andrea Crugnola e Danilo Fappani, che sulla Ford Fiesta R5 di Ford Racing Italia sono stati autori di una gara spettacolare che li ha visti vincere due prove speciali ed artigliare il secondo posto al fotofinish a 28.5 secondi dai vincitori, uno dei migliori risultati stagionali per il pilota di Varese, che gli ha consegnato anche il Campionato Italiano Rally Asfalto, un finale che lo ripaga di un’annata che non sempre lo ha saputo soddisfare. Il risultato di Crugnola ha premiato anche il marchio Ford, che si è laureato campione tra i costruttori del Campionato Italiano Rally 2018.
Al terzo posto il leone, è proprio il caso di dirlo, Paolo Andreucci, che con Anna Andreussi sulla Peugeot 208 T16 R5 ha battuto ancora una volta il suo stesso record. Il toscano non ha sbagliato, ha piazzato con fermezza il match point portando a casa l’undicesimo sigillo, forse uno dei più difficili degli ultimi anni, sofferto e sudato sino alla fine. Dopo gli errori di Roma e del Rally Adriatico, il garfagnino era arrivato a Verona con mezzo punto di distacco da Umberto Scandola, ma il suo incedere è stato da campione consumato e non ha lasciato spazio a dubbi.
Proprio Umberto Scandola, navigato da Guido d’Amore sulla ŠKODA Fabia R5 della ŠKODA Italia Motorsport non è riuscito a concretizzare il sogno dei tanti appassionati veronesi. Giunto a Verona in testa alla classifica, ha disputato un’ottima prima tappa, con i due passaggi sulla “Erbezzo” e lo show alla prova spettacolo “Città di Verona – Alfa Romeo Girelli”, ma è stato rallentato da diversi episodi nel corso della seconda frazione di gara. Sulla prova di “Roncà”, apertura della giornata di sabato, il veronese ha forato l’anteriore destra perdendo il contatto con Andreucci, e nel pomeriggio la rottura di semiasse e differenziale gli hanno impedito di tornare in corsa per il titolo. Ha chiuso al quinto posto, staccato di 1’06.