«Rischiamo il fallimento», è il grido d’allarme lanciato poche sere fa a Verona dai coordinatori nazionali e regionali dei comitati dei gestori degli asili nido e scuole d’infanzia privati, nell’incontro con il consigliere regionale uscente e ricandidato Stefano Casali. L’esponente di Fratelli d’Italia ha incontrato i rappresentanti regionali di “Educhiamo”, l’associazione che comprende circa 10 mila istituti sull’intero territorio nazionale, assicurando loro il massimo impegno a sostegno di un settore di fondamentale importanza per la società e le famiglie italiane.
«Lo Stato deve prevedere degli aiuti! Sia in Lombardia che in Veneto sono già decine gli istituti chiusi per fallimento e le previsioni per i prossimi mesi sono pessime. Serve una risposta efficace ed immediata da parte del governo, risposta che ad oggi manca. Basti pensare che nel decreto Cura Italia il servizio all’infanzia è totalmente escluso», hanno affermato i coordinatori delle associazioni.
«Il 60% dei servizi all’infanzia in Italia è assicurato da istituti privati ed in alcune zone del Paese il servizio pubblico non esiste neppure. Grave ed incomprensibile quindi il silenzio e la negligenza dell’attuale Governo davanti ad un tema così importante per il welfare e le famiglie italiane – ha commentato Casali – Mi impegno a farmi portavoce in Regione delle esigenze del settore e per risolvere le gravissime criticità del momento. Uno dei miei primi interventi sarà quello di ripristinare la riapertura del bando regionale veneto (legge 32/90), sospeso da 10 anni e che non dà più la possibilità di accedere ad appositi fondi europei ai nuovi istituti».