Giovedì 11 giugno alle 20,45 a Verona, nella Sala San Giacomo, in via delle Menegone a Borgo Roma (a fianco del Policlinico) l’ex consigliere regionale Franco Bonfante (Partito Democratico) dialogherà con il professor Paolo Feltrin per un’analisi del voto del 31 maggio.
«Il voto del 31 maggio, nel suo complesso, ha confermato la solidità a livello nazionale del PD e del centrosinistra che, pur in calo rispetto allo strepitoso e forse irripetibile risultato delle europee, cresce e si consolida in tutte le Regioni, inclusa la Liguria, rispetto alle Politiche e alle precedenti Regionali, pur con evidenti differenze – spiega Bonfante -. Si consolida in tutte le Regioni, tranne nel Veneto».
Il Veneto, dunque, diviene fattore di eccezione, che va studiato e capito: qui il “leghismo” nelle sue diverse sfumature (Zaia, Salvini, Tosi, Morosin) oltrepassa il 60% dei consensi. Come mai? Che sia la nuova Dc? E se è diversa in cosa lo è?
Su questo dibattito si innesterà lo studio che il professor Feltrin aveva effettuato per il Partito Democratico nel 2013, all’indomani delle elezioni Politiche, per evidenziare la contendibilità della nostra Regione. Ne erano emerse 10 condizioni che, secondo il politologo, dovevano essere tutte attuate per poter essere vincenti come centro sinistra. Quali di queste sono state applicate e quali no? E perché?